Inchiesta Mediaset: no dei giudici al legittimo impedimento di Berlusconi

Pubblicato il 1 Marzo 2010 - 11:05 OLTRE 6 MESI FA

I giudici del Tribunale di Milano hanno respinto la richiesta di legittimo impedimento avanzata da Silvio Berlusconi per l’udienza di lunedì nel processo Mediaset. Nell’istanza si sosteneva l’impossibilità di presenziare all’udienza da parte dell’imputato Berlusconi a causa della riunione del Consiglio dei ministri.

I giudici dell’ordinanza spiegano che l’udienza di lunedì era stata fissata tenendo conto dell’agenda degli impegni del presidente del Consiglio.

Nell’ordinanza si fa riferimento alla sentenza della Corte costituzionale in cui si parlava della necessità di contemperare le esigenze della giustizia con gli impegni istituzionali dell’imputato. I giudici spiegano di avere rigettato l’istanza perché “altrimenti verrebbe svilita la funzione giudiziaria”.

Il pm Fabio De Pasquale si era opposto alla concessione del legittimo impedimento, chiesta invece dai legali di Silvio Berlusconi che, nei giorni scorsi, avevano presentato una richiesta in tal senso, motivandola, per l’appunto, con il consiglio dei ministri previsto lunedì.

L’udienza, pertanto, dovrebbe proseguire con l’audizione di alcuni testimoni stranieri citati dalla difesa dell’imprenditore cinematografico e televisivo, Frank Agrama.

«Quanto è accaduto a Milano supera ogni precedente. Se fossimo al punto in cui la magistratura dovesse pensare di poter dettare l’agenda del Governo, inclusi tempi e modi di svolgimento di un Consiglio dei Ministri, vorrebbe dire che presto l’Italia non sarà una Repubblica, ma una “Repubblica giudiziaria”». Lo afferma il portavoce del Pdl Daniele Capezzone .