Caso Tarantini, arrestato l’ufficiale della Guardia di Finanza indagato per stalking

Pubblicato il 2 Giugno 2010 - 13:27 OLTRE 6 MESI FA

La escort Terry de Nicolò

Il tenente colonnello della guardia di finanza Salvatore Paglino è stato posto agli arresti domiciliari nella sua abitazione barese nell’ambito dell’indagine su una serie di fughe di notizie relative a indagini della Procura della Repubblica di Bari.

L’ufficiale, trasferito da circa due settimane a Trieste, è indagato per stalking nei confronti della escort barese Terry De Nicolò e di una giornalista nonché per peculato e rivelazione del segreto d’ufficio.

Salvatore Paglino fino a pochi giorni fa è stato in servizio nella sezione di Polizia tributaria di Bari e ha coordinato negli ultimi tempi le indagini delle procure di Trani e Bari nelle quali è stato intercettato, seppur indirettamente, il premier, Silvio Berlusconi.

L’ufficiale è indagato per vicende nelle quali è accusato di aver perseguitato una giornalista e l’escort barese Terry De Nicolò per ottenere dalle due donne (senza successo) prestazioni sessuali. La cronista vittima delle attenzioni dell’ufficiale si è occupata per qualche tempo delle vicende giudiziarie sulle quali indagava il gruppo investigativo di Paglino, considerato un’eccellenza dalle procure di Bari e Trani.

De Nicolò è invece testimone nelle indagini sulle ragazze inviate dall’imprenditore Gianpi Tarantini sia a feste organizzate nelle residenze private del premier Silvio Berlusconi sia per corrompere l’ex vice presidente della Regione Puglia, Sandro Frisullo (Pd). Per molestare le due donne l’ufficiale – secondo l’accusa – ha utilizzato auto e telefoni di servizio. Da qui l’accusa di peculato.

Oltre a Paglino, nell’indagine sono indagati altri quattro investigatori mentre la posizione di alcune altre persone viene vagliata dai pm inquirenti, Giuseppe Dentamaro e Teresa Iodice, che stanno esaminando le ultime risultanze investigative raccolte dai poliziotti dello Sco. Tra gli atti ancora al vaglio dei magistrati inquirenti la fuga di notizie che il 9 settembre scorso permise al Corriere della Sera di pubblicare i verbali di interrogatorio secretati di Tarantini sul sexy-scandalo che coinvolse il premier.

Nell’inchiesta tranese (ora all’esame del Tribunale dei ministri della capitale) Berlusconi è indagato per concussione e minacce a corpo amministrativo dello Stato in relazione alle presunte pressioni esercitate sul commissario dell’Agcom, Giancarlo Innocenzi, per far chiudere ‘Annozero’. La posizione di Innocenzi (indagato per favoreggiamento) è tuttora all’esame della procura di Trani come quella del direttore del Tg1, Augusto Minzolini, indagato per aver rivelato a terzi il contenuto di un’audizione a cui era stato sottoposto come testimone dalla procura di Trani.

Il fascicolo istruito dalla procura di Bari è invece quello delle giovani donne ingaggiate dall’imprenditore barese Gianpaolo Tarantini e inviate a feste organizzate dal premier nelle sue residenze private a Palazzo Grazioli e a villa Certosa. In questa inchiesta Berlusconi non è indagato perché Tarantini ha sempre sostenuto che il presidente del Consiglio non sapeva che alcune delle donne da lui reclutate a pagamento erano delle prostitute. Tra queste c’é la escort barese Patrizia D’Addario che ha detto di aver trascorso nel novembre 2008 una notte con Berlusconi a Palazzo Grazioli.