Incidente ad Alcamo, Fabio Provenzano si sveglia dal coma e inizia a bestemmiare
Pubblicato il 31 Luglio 2019 - 13:18 OLTRE 6 MESI FA

Fabio Provenzano e la fidanzata, Valeria Vivona (Foto Facebook)
PALERMO – Si è svegliato dal coma Fabio Provenzano, l’uomo di 34 anni indagato per omicidio stradale per la morte dei due figli Francesco e Antonino, di 13 e 9 anni, deceduti dopo uno schianto in auto sulla A29 all’altezza di Alcamo (Trapani). Ha aperto gli occhi e ha iniziato a bestemmiare e ad inveire contro tutti, riferisce il Corriere della Sera.
Provenzano, racconta Felice Cavallaro, non ricordava nulla, nemmeno l’incidente in diretta Facebook. Ha cercato di alzarsi dal letto, di liberarsi dagli elettrodi e dai tubi della flebo. Finché ai medici del Trauma Center di Villa Sofia di Palermo non è rimasto altro da fare che sedarlo ancora.
Provenzano dovrà rispondere del reato di duplice omicidio stradale con l’aggravante di aver commesso il fatto sotto gli effetti di stupefacenti: è infatti risultato positivo al drug-test per uso di cocaina.
Intanto il fratello e la fidanzata continuano a difenderlo. “Ma lo sapete che cos’è il ‘secondo livello’? Quella per voi droga è?”, avrebbe domandato il fratello di Provenzano. “Ci avete presi tutti per drogati? Mio fratello non è pure una vittima?”.
Una linea seguita anche dalla fidanzata dell’uomo, Valeria Vivona, che ha scritto una lettera aperta chiedendo di essere lasciata in pace: “Fabio quella sera non era drogato come tutti dite, Fabio non ha mai voluto uccidere i suoi figli, Fabio viveva per loro. I giornali fanno il loro lavoro ma non sempre dicono la verità”. (Fonti: Il Corriere della Sera, Filodiretto)