Travolti da un ubriaco mentre passeggiano in bici: un morto e un ferito nel Cremonese

Pubblicato il 22 Luglio 2010 - 08:36 OLTRE 6 MESI FA

Incidente mortale, nella notte tra il 21 e il 22 luglio a Vidolasco in provincia di Cremona. Secondo quanto riferito dal 118, due ragazzi in bicicletta sono stati travolti da un’auto il cui conducente si è poi allontanato senza prestare soccorso.

La richiesta di intervento è giunta alle 23.44 agli uomini del 118 di Cremona, subito intervenuti sul posto. Il bilancio dell’incidente è di un morto ed un ferito grave trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Crema in codice rosso. Sul posto oltre all’automedica del 118, sono intervenute ambulanze della Croce Rossa di Crema e la Polizia stradale.

Il pirata della strada è stato poi identificato ed arrestato nella mattinata di giovedì. Si tratta di  un imprenditore di 35 anni, Cristiano Legramandi, risultato positivo al test dell’etilometro. Secondo quanto riferito dagli uomini della Polizia stradale il suo tasso alcolemico è risultato quattro volte superiore a quello consentito. Il bilancio dell’incidente – nello scontro ha trovato la morte una ragazzina di 17 anni mentre un ragazzino di 15 è  stato condotto in gravissime condizioni all’ospedale di Crema dove è stato sottoposto a intervento chirurgico – poteva essere anche piu’ tragico: l’auto dell’imprenditore, in fase di sorpasso, probabilmente ad alta velocità, è piombata infatti, su una fila indiana di quattro ciclisti, tutti minorenni.

I primi due della fila sono stati solo sfiorati dal veicolo mentre gli ultimi due non sono riusciti ad evitare l’impatto: sbalzato dalla sella della sua bicicletta, il ragazzino di 15 anni poi condotto in Ospedale, e’ rovinato a terra mentre la giovane di 17 anni e’ volata sul cofano della vettura e ha colpito violentemente il parabrezza morendo sul colpo. La macchina ha poi fermato la sua corsa a 500 metri dal punto dell’incidente a causa della rottura del parabrezza, problemi al radiatore e un pneumatico afflosciato. Risultato positivo all’etilometro, il guidatore non si è reso conto di quanto accaduto ne’ ha compreso la portata dell’incidente. Agli agenti che lo hanno arrestato, si e’ limitato a dire, ”puo’ succedere”.