Mini incidenti, il vigile non verrà più. E se chiami l’ausiliario lo paghi

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Agosto 2013 - 15:28 OLTRE 6 MESI FA
Incidenti. Tamponamenti "privatizzati": non chiami i vigili, ma paghi gli ausiliari

Incidenti. Tamponamenti “privatizzati”: non chiami i vigili, ma paghi gli ausiliari (LaPresse)

ROMA – Per un incidente stradale lieve, ovvero senza morti o feriti, non si potranno più chiamare i vigili o le forze dell’ordine (e quindi bloccare il traffico per ore), ma si dovrà ricorrere a degli ausiliari privati che saranno a spese degli incidentati, o delle loro assicurazioni, quando è previsto dalle polizze.

È in pratica una “privatizzazione dei tamponamenti” quella prevista da una modifica del codice della Strada inserita nel disegno di legge sulla razionalizzazione del pubblico impiego, in discussione al Consiglio dei ministri.

Una novità che, iter legislativo permettendo, dovrebbe entrare in vigore tra qualche mese, al massimo tra un anno.

Due sono i motivi che hanno portato a orientarsi verso la “privatizzazione dei tamponamenti”. Il principale è gli organici della polizia stradale, dei carabinieri e dei vigili urbani sono ridotti ed eccessivamente sollecitati ad occuparsi dei piccoli incidenti stradali. Il secondo è che ci sono già gli ausiliari privati che se ne occupano, ma la loro attività non è stata ancora regolamentata.

Spiega nel dettaglio Maurizio Caprino sul Sole 24 Ore:

“gli organici delle forze di polizia più attive sul fronte della circolazione stradale sono ai minimi termini. Invece, le liti tra conducenti dopo un incidente sono sempre tante, per cui spesso vengono chiamate pattuglie a “cristallizzare” la scena e a riportare la calma. Un’attività che, quando non ci sono danni a persone, le forze dell’ordine svolgono a fatica, talvolta inducendo i cittadini a soprassedere col ritardo con cui la pattuglia giunge. Inoltre, un deterrente dovrebbe essere l’obbligo di alcoltest che scatta ogni volta che gli agenti intervengono su un incidente. Ma evidentemente non basta a diminuire in modo decisivo le richieste di intervento.

Il secondo fattore è la nascita di iniziative imprenditoriali che prevedono convenzioni con assicurazioni ed enti locali (per le strade di loro competenza): con le prime s’impegnano a fotografare la scena ed effettuare gli altri rilievi (attività che le compagnie in teoria apprezzano perché scoraggiano le truffe), con i secondi s’impegnano a regolare il traffico prima che i veicoli incidentati sgomberino la carreggiata e a ripulire la strada. Queste attività finora si sono sviluppate senza una “copertura normativa”. Ora viene stabilito che il servizio può essere svolto da imprese, associazioni o enti, autorizzati dal prefetto dopo che il personale ha conseguito un’abilitazione in appositi corsi. Per ogni intervento, gli ausiliari dovranno darne notizia alle forze dell’ordine, segnalando anche eventuali infrazioni al Codice della strada da parte dei conducenti, riscontrate nel ricostruire la dinamica del sinistro”.