Civitavecchia, operaio morto: il sindaco annuncia la chiusura della centrale Enel

Pubblicato il 6 Aprile 2010 - 14:21 OLTRE 6 MESI FA

Dopo l’ennesima morte bianca di sabato scorso, in cui ha perso la vita l’operaio Sergio Capitani, il sindaco di Civitavecchia Giovanni Moscherini ha annunciato”la chiusura della produzione della centrale Enel di Torrevaldaliga per il tempo necessario a fare chiarezza definitiva su quanto accaduto”.

«Tre morti in tre anni sono troppi», ha detto il primo cittadino, che in accordo con il presidente della provincia di Viterbo e della provincia di Roma,  farà domani un decreto sindacale di chiusura.

Nel corso dell’incontro con il sindaco alcuni dipendenti si erano alzati in piedi e avevano protestato spiegando che se l’incidente fosse capitato in «un giorno feriale con tutte le maestranze al lavoro sarebbe stata una strage». Alcuni operai hanno urlato di essere costretti «a lavorare sotto ricatto per 1.000 euro al mese con il timore di essere licenziati a causa di contratti di breve durata» di due mesi.

Secondo alcuni «la centrale avrebbe dovuto essere chiusa almeno per quattro giorni». Il sindaco ha ammesso che la situazione «è complicata e questo è davanti agli occhi di tutti. Ci sono atteggiamenti diversi da parte di una parte dei lavoratori che oggi sono entrati al lavor

L’autopsia sul corpo di Sergio Capitani, l’operaio della ditta appaltatrice ‘Guerrucci’ morto sabato scorso nell’incidente,  in cui sono rimasti feriti due colleghi della vittima e un assistente dell’Enel, sarà effettuata dopodomani all’istituto di medicina legale di Roma.

Intanto, è all’esame del pm Paolo Calabria, il sostituto procuratore titolare dell’inchiesta, al momento aperta contro ignoti, il primo rapporto stilato dai carabinieri della compagnia di Civitavecchia ai quali sono affidate le indagini. A quanto si è appreso, i primi riscontri avrebbero escluso che sia stata un’esplosione a causare il violentissimo getto di acqua e ammoniaca fuoriuscito da una tubazione sulla quale gli operai stavano lavorando per eliminare un’ostruzione. In particolare le inchieste della magistratura (che molto probabilmente si avvarrà di consulenti tecnici) e quella interna dell’Enel dovranno accertare in particolare all’interno della tubazione ci fosse ancora una forte pressione nonostante sia stata messa in sicurezza.