Innse/ Ancora tensioni davanti alla fabbrica di Milano tra polizia e operai. Quattro di loro minacciano di gettarsi da una gru. Corteo pacifico verso la stazione metro di Lambrate

Non è cessata la tensione alla Innse di Milano. Due operai della fabbrica di via Rubattino hanno minacciato di gettarsi da una gru se non verranno interrotte le operazioni di smontaggio dei macchinari della fabbrica. Intanto alcuni operai, accompagnati da simpatizzanti e giovani, si stanno muovendo in corteo verso la stazione della metropolitana di Lambrate, per protestare contro lo smantellamento della fabbrica con bandiere con su scritto “Giù le mani dalla Innse”.

I quattro operai saliti sulla gru, Vincenzo, Massimo, Luigi e Fabio, dai 30 ai 60 anni, sono entrati stamani all’interno della fabbrica, assieme a un funzionario della Fiom, aggirando il presidio delle forze dell’ordine che da giorni si trova davanti allo stabilimento. I lavoratori della Innse hanno minacciato di gettarsi dalle gru che si trovano all’ interno del capannone e sono alte circa 10 metri.

Nel momento in cui i quattro operai entravano, all’esterno della fabbrica un gruppo di 50 persone formato da tute blu e giovani dei centri sociali  cercavano di forzare il blocco delle forze dell’ordine. Adesso davanti ad uno dei cancelli c’è un gruppo di 20 uomini fra polizia e carabinieri, di fronte a loro, a pochi centrimetri, il gruppo di operai.

Alcuni scontri tra i manifestanti e le forze dell’ordine si sono verificati proprio quando i due scioperanti hanno preso d’assalto la gru. Fra le richieste avanzate dalla Fiom, c’è anche quella del ritiro immediato della polizia dai cancelli.

«Gli operai sulla gru stanno bene, ma non scenderanno fino a che non ci sarà una risposta e hanno visto che è già stato smontato il primo macchinario», ha spiegato il segretario milanese della Fiom-Cgil, Maria Sciancati, che ha incontrato i quattro operai della Innse e il funzionario della Fiom che dalle 11.30 di martedì mattina sono arrampicati sulla gru all’interno della fabbrica.