Inodore, trasparente e mortale: ecco la “droga dello stupro”

Pubblicato il 15 Luglio 2011 - 12:37 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – La chiamano la “droga dello stupro”. Nome non casuale visto che, tra gli altri effetti, bastano poche gocce per rendere una ragazza “più disponibile”. In realtà si chiama Glb, gamma-butirrolattone e, come spiega Cesare Guizzi sul Corriere della Sera, è una droga potente, persino mortale.

A Milano la guardia di finanza ne ha sequestrati 45 litri, oltre 90 mila dosi, piazzabili sul mercato tra i 10 e i 20 euro cadauna. Scrive il Corriere: “Ne prendi 0,50 millilitri e ti senti bene, leggero. Se lo rifili a una ragazza, diventa più disponibile. Poi esageri e già a 0,70 inizi a sentirti male. Se ne mandi giù un millilitro perdi i sensi e rischi di non riprenderti più”.

A rendere la sostanza ancora più pericolosa è il fatto che se ne parli molto, e liberamente, sui social network. Non solo: del Glb si sa poco e niente. Spiega ancora Guizzi: “Non ha l’odore pungente della cocaina né il colore ambrato dell’eroina. È invisibile, non si distingue dall’acqua minerale. Neppure i cani antidroga sono in grado di rilevarlo. Tant’è che gli spacciatori (ci sono anche 12 indagati) la facevano arrivare a domicilio, direttamente via posta. Sono stati gli stessi finanziari «travestiti» da postini a recapitare a casa degli acquirenti le ultime consegne. In due mesi ne hanno intercettate una cinquantina”.