Prove Invalsi al via per oltre 2 milioni di studenti. Scioperano i Cobas

Pubblicato il 9 Maggio 2012 - 16:56 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Calcio d’inizio per i test Invalsi che questa settimana e la prossima coinvolgeranno complessivamente oltre 2 milioni di studenti. I primi a cimentarsi con le prove messe a punto dall’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo sono stati i bambini delle scuole primarie (classi seconde e quinte) che mercoledì mattina hanno affrontato la prova di italiano.

Si proseguirà giovedì con la prova di Italiano e di Matematica e il Questionario studente per la classe prima della scuola secondaria di primo grado, l’11 maggio con la prova di Matematica per la seconda e quinta primaria e il Questionario studente per la quinta primaria mentre il 16 maggio è in calendario la prova di Italiano e di Matematica e il Questionario studente per la classe seconda delle superiori. Il 18 giugno e’ poi in calendario la prova inserita all’interno dell’esame di terza media.

Anche quest’anno non sono mancate le polemiche e i Cobas hanno indetto tre giorni di sciopero per insegnanti e personale Ata in concomitanza con i test. ”E’ stato un successo” ha dichiarato commentando il primo giorno di protesta il leader del movimento, Piero Bernocchi. Ha ricordato anche che i quiz Invalsi non sono obbligatori e diffidato i presidi dal sostituire gli scioperanti, ”azione che – ha avvertito – ci obbligherebbe a denunciarne alla magistratura i responsabili”.

Nei giorni scorsi gli altri sindacati hanno espresso giudizi contrastanti non tanto sull’utilità delle prove quanto sulla gestione dell’operazione. Particolarmente critica la Flc-Cgil che, in una lettera, ha chiesto al ministro Profumo di intervenire ”al fine di evitare una situazione di crescente tensione e contenziosi legali infiniti”. Ma il ministro difende le prove: ”l’Italia – ha spiegato – ha bisogno della valutazione. Solo guardandosi allo specchio il paese puo’ migliorarsi”.

Mentre le prove vanno avanti con la consueta coda di polemiche sono già in cantiere novità. Le hanno annunciate la scorsa settimana il commissario straordinario dell’Istituto di valutazione, Paolo Sestito, e il responsabile del servizio di valutazione, Roberto Ricci: nei prossimi anni verranno valutate più materie (oltre all’italiano e alla matematica ci saranno anche le discipline scientifiche e l’inglese) e i test saranno svolti con l’uso del computer. Saranno, inoltre, rafforzati i sistemi di controllo sullo svolgimento delle prove, per evitare che i prof diano una mano falsando i risultati. E chi si rifiutera’ di partecipare sara’ segnalato agli uffici del ministero.

Intanto, il 20 luglio l’Invalsi diffonderà un rapporto con i principali risultati statistici, basato su un sottoinsieme di classi e scuole, e da settembre saranno restituiti i risultati delle verifiche alle scuole, che potranno decidere autonomamente se renderli pubblici o no. L’Invalsi produrra’, infine, una sorta di Guida alla lettura dei risultati per le scuole con lo scopo di aiutarle a interpretare quel che è emerso ai fini di una migliore programmazione didattica.