Invia ai colleghi foto intime della moglie e della figlia minorenne, poi tenta il suicidio

Quando le ripetute attenzioni nei confronti della minore erano venute a galla, l'uomo prima era stato messo alla porta dalla moglie e poi aveva tentato il suicidio.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Novembre 2022 - 12:03 OLTRE 6 MESI FA
Invia ai colleghi foto intime della moglie e della figlia minorenne, poi tenta il suicidio

Invia ai colleghi foto intime della moglie e della figlia minorenne, poi tenta il suicidio FOTO ARCHIVIO ANSA

Manda ad alcuni colleghi di lavoro foto intime sia della figlia minorenne che della moglie, ignara di tutto. Per questo motivo un 50enne è stato condannato a Bologna a quattro anni di reclusione per pornografia minorile. Oltre che per diffusione illecita di immagini sessualmente esplicite. Per quanto riguarda i due colleghi che avevano scaricato sui loro telefonini quegli scatti è scattata l’accusa di detenzione di materiale pedopornografico.

Le foto intime inviate su WhatsApp

Secondo quanto ricostruito dalla polizia, le condotte contestate al 50enne vanno dal 2019 al 2021. Per gli altri due accusati si concentrano nel 2021. Le immagini, accompagnate da commenti scabrosi, erano state condivise tramite Whatsapp con almeno tre persone. Un terzo collega di lavoro aveva preso però da subito le distanze di fronte a quel materiale. Gli altri invece lo avevano scaricato sul cellulare.

Il tentativo di suicidio

Il 50enne di recente è stato condannato a tre anni e mezzo anche per molestie sessuali sulla figlia. Quando le ripetute attenzioni nei confronti della minore erano venute a galla, l’uomo prima era stato messo alla porta dalla moglie e poi aveva tentato il suicidio. Era il 27giugno 2020 e quella mattina il 50enne era stato trovato dalla madre in una pozza di sangue e salvato in extremis. Nelle accuse si fa riferimento a massaggi intimi e ad altri tipi di molestie nei confronti della figlia mentre la ragazzina faceva i compiti o si muoveva per casa. In tutto 10 o 15 episodi: era stata la madre della giovane a rivolgersi alla Questura. L’uomo aveva infine sostanzialmente ammesso parlando di un momento buio della sua vita.

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