Irene, suicida a 17 anni dal nono piano, come il padre un anno fa

Pubblicato il 4 Agosto 2014 - 11:42| Aggiornato il 5 Agosto 2014 OLTRE 6 MESI FA
Irene Schianti, suicida a 17 anni dal nono piano, come il padre un anno fa

Irene, suicida a 17 anni dal nono piano, come il padre un anno fa

PADOVA – Una ragazza di 17 anni si è uccisa buttandosi dalla finestra, un anno dopo il suicidio del padre, nella stessa maniera. La ragazza si chiamava Irene. Il primo luglio aveva scritto: “Papá ti amo. Torna qui con me… altrimenti ti raggiungerò io”.

Irene si è uccisa sabato sera, poco dopo le 18, lanciandosi dal nono piano di un palazzo di Padova dove, esattamente lo scorso anno, il padre aveva fatto lo stesso. Il suicidio del padre aveva sconvolto Irene, che era stata ricoverata in una struttura specializzata per la cura della depressione.
Sabato sera è salita a casa della nonna nel condominio in via Urbino 3. Sfruttando un attimo di distrazione della nonna, è andata in terrazzo e si è buttata dal nono piano, precipitando in un cortiletto interno del palazzo.

La tragedia è descritta, con delicatezza e umanità, da Enrico Ferro sul Mattino di Padova:

Si è trattato, precisa Enrico Ferro, di “una tragedia nella tragedia. Un’escalation di disperazione.

Nel 2012 il nonno settantasettenne della giovane viene trovato morto all’interno di un ascensore del palazzo di via Urbino: era cardiopatico ed è morto d’infarto mentre andava a gettare i rifiuti.
L’anno dopo, il 26 luglio, altro dramma in famiglia: il padre della giovane si lancia dal nono piano del condominio di via Urbino. La notizia sconvolge la famiglia e soprattutto la figlia diciassettenne che piomba nel baratro della depressione. I parenti provano a curarla, a starle vicino. Con uno sforzo economico notevole la affidano ad una nota clinica privata sui Colli ma non c’è niente da fare. Il dolore per la perdita del papà la logora giorno dopo giorno. La distrugge. E nemmeno la nascita di una nuova relazione amorosa (come scrive sul suo profilo Facebook) la distrae un attimo dal mal di vivere.
Il 1 luglio scorso la giovane va a rivedersi i necrologi del padre pubblicati su un portale web specializzato. Sotto la foto dell’uomo scrive l’ultimo messaggio disperato: «Torna qui con me, altrimenti ti raggiungerò io».
Sabato, prima di farla finita, l’ultimo post su Facebook. Una foto del mare e una sola parola: silence”.

Il quotidiano di Roma, il Messaggero, ha dedicato una foto gallery alla ragazza suicida.