Isabella Noventa, morta la mamma Ofelia Rampazzo. Molti i suoi appelli per trovare il corpo della figlia

di redazione Blitz
Pubblicato il 3 Gennaio 2020 - 09:40 OLTRE 6 MESI FA
Isabella Noventa, morta la mamma Ofelia Rampazzo. Molti i suoi appelli per trovare il corpo della figlia

Isabella Noventa (Ansa)

PADOVA  –  Ha aspettato e fatto tanto per ritrovare il corpo della figlia, Isabella Noventa, ma alla fine è morta prima di riuscire nella sua ricerca: Ofelia Rampazzo, 87 anni, si è spenta il 30 dicembre. Il 2 gennaio sono stati celebrati i funerali.

Ofelia Rampazzo, che viveva ad Albignasego (Padova), non si era mai arresa e aveva lanciato diversi appelli per ritrovare il corpo della figlia scomparsa il 15 febbraio 2016, all’età di 55 anni. Quella sera Noventa uscì insieme al suo compagno, Freddy Sorgato, per andare in pizzeria, ma non fece mai ritorno a casa. 

LE INDAGINI  –  Secondo quanto ricostruito dalle indagini, Isabella Noventa sarebbe stata uccisa nell’abitazione la notte tra il 15 e il 16 gennaio 2016 da Freddy Sorgato e da sua sorella Debora Sorgato, che poi si sarebbero liberati del corpo gettandolo nel Brenta. L’amica di Sorgato, Manuela Cacco, si sarebbe invece prestata ad una messa in scena indossando il giubbetto di Isabella e passeggiando in centro, per farsi riprendere dalle telecamere e fingere così una fuga volontaria della vittima. A crollare è stata proprio Cacco, che ha accusato gli altri due. 

I fratelli Sorgato sono stati condannati dalla giustizia a 30 anni di carcere per omicidio premeditato e occultamento di cadavere, Cacco è stata condannata a 16 anni per favoreggiamento.

IL RISARCIMENTO  –  Nel marzo del 2018 ad Ofelia Rampazzo vennero restituiti i soldi che erano stati sequestrati dal sostituto procuratore Giorgio Falcone e affidati ad Equitalia Giustizia a Roma, soldi che erano stati ritrovati dall’ex maresciallo dei carabinieri Giuseppe Verde, ex compagno di Debora Sorgato. Verde abitava nella stessa palazzina della sorella di Freddy Sorgato, al civico 200 di via Vigonovese, in zona Camin. A lei aveva concesso l’uso di una porzione del suo armadio, quando la donna frequentava casa sua.

In quell’armadio l’ex maresciallo ha scovato uno scatolone che non era di sua proprietà e del quale ha informato i suoi superiori: così è scattata una perquisizione. Dentro c’era una busta con 10 mila euro e un altro sacco trasparente con altre mazzette di denaro, per un totale di 114 mila euro. Sotto a un piumone erano invece nascoste due vecchie pistole.

Dopo la sentenza di condanna emessa il 22 giugno scorso, il risarcimento ai familiari di Isabella prevedeva 500mila euro alla madre e 400mila al fratello. I 124mila euro ottenuti sono dunque solo una parte di quanto la signora Rampazzo dovrebbe ottenere. (Fonte: Corriere del Veneto)