Isis, Usa: “Pronti a colpire in Italia”. 007: “No prove”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Aprile 2016 - 16:16| Aggiornato il 9 Agosto 2019 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Gli Usa lanciano l’allarme attentati Isis anche in Italia. Ma gli 007 del nostro Paese ridimensionano la portata dell’allarme: “Non ci sono segnali concreti di un pericolo imminente”.

L’allerta Usa. Non solo Francia e Belgio: l’Isis ha cellule dormienti che preparano attacchi terroristici anche in Italia, Germania e Inghilterra. E’ l’allarme lanciato dallo zar dell’intelligence Usa James Clapper in un colloquio ieri con il Christian Science Monitor. Per questo, sottolinea il direttore della National Intelligence americana, gli Stati Uniti stanno spingendo per promuovere più condivisione di informazioni tra le intelligence. Secondo Clapper, inoltre, l’Isis sta sfruttando per i suoi scopi la crisi dei migranti in Europa.

Clapper parla di enorme sfida per l’Europa in quanto c’è “un conflitto di fondo” tra le politiche Ue di apertura e libera circolazione delle persone e dei beni e la privacy “che in una certa misura si scontra contro le responsabilità che ogni Paese ha, in quanto Stato-nazione, di proteggere le frontiere e la sicurezza del suo popolo”. Secondo il New York Times, quando gli è stato chiesto se l’Isis aveva avviato attività segrete in quei paesi, Clapper ha risposto: “Sì, lo hanno fatto. E ciò preoccupa, naturalmente, sia noi sia i nostri alleati europei. Continuiamo a vedere prove di complotti da parte dell’Isis nei paesi che avete citato”, cioè Italia, Germania ed Inghilterra.

La risposta degli 007 italiani. Non c’è nessun nuovo allarme nè indicatori concreti di attacchi terroristici dell’Isis in Italia. Così fonti dei servizi commentano all’ANSA le parole del direttore della National Intelligence americana, James Clapper. Arrivano con frequenza, rilevano gli 007, segnalazioni da servizi collegati su possibili minacce; esse vengono valutate attentamente dal Comitato di analisi strategica antiterrorismo (Casa) e finora non ci sono evidenze di attacchi pianificati. Resta comunque l’elevata esposizione al rischio dell’Italia, anche perché sede del Vaticano.