Italia 60,4 mln di residenti: 20% di anziani, 7% di immigrati, 1,4 figli per donna

Pubblicato il 18 Febbraio 2010 - 14:47 OLTRE 6 MESI FA

Il popolo d’Italia cresce e arriva a quota 60 milioni 387 mila di residenti,  dati aggiornati al primo gennaio 2010. Rispetto al censimento del 21 ottobre 2001 la popolazione è aumentata di 3,4 milioni di unità: allora i residenti erano risultati essere 56.995.744.

Nel nostro Paese si fanno pochi figli , ma a dare una spinta all’incremento demografico sono gli immigrati che sono 4 milioni 279 mila, con un incremento di 388 mila unità rispetto al primo gennaio 2009. I più numerosi sono: i rumeni (953 mila), gli albanesi (472 mila) e i marocchini (433 mila). Gli immigrati sono il 7,1 per cento della popolazione residente.

Aumenta la popolazione attiva, si attesta al 65,8%, sempre grazie agli stranieri. Gli over 65 sono sempre di più. Praticamente è anziano un italiano su cinque, ovvero il 20,2 per cento della popolazione. I giovani fino a 14 anni di età ( 53 mila in più) e rappresentano il 14 per cento del totale.

È la fotografia ‘Istat che fa luce anche sul flusso migratorio in costante cambiamento. Se gli ingressi dall’estero sono stati numerosi nel 2009, comunque sono calati rispetto ai due anni precedenti probabilmente a causa della crisi economica.

Le donne italiane fanno pochi figli e comunque sempre più tardi: nel 2009 il numero medio di nascite per donna è stato pari all’ 1,41 per cento, di poco inferiore all’1,42 del 2008. L’età media al parto è stimata in 31,2 anni, leggermente più elevata di quella del 2008 (31,1) e ben 1,4 anni maggiore del livello raggiunto nel 1995 (29,8). Nel 2009 la speranza di vita alla nascita è pari a 78,9 anni per gli uomini e a 84,2 anni per le donne e rispetto al 2007, la crescita è di 0,2 anni per uomini e donne. Dal ’79 ad oggi la differenza tra i generi si è ridotta a 5,3 anni, mentre 3o anni fa era pari a 6,9 anni.

Chi vive in Italia, italiano o straniero che sia, in materia di lavoro ha avuto difficoltà: i posti si sono ridotti (-306 mila tra dicembre 2008 e dicembre 2009) ed è diminuito anche il numero di persone in cerca di un impiego (+392 mila).