Il freddo polare arriva in Italia: le temperature più basse da 27 anni

Pubblicato il 31 Gennaio 2012 - 09:39 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – E’ allerta neve e ghiaccio in tutto il centro-nord con l’arrivo, domani, di una perturbazione proveniente dalla Gran Bretagna che, alimentata da aria fredda, porterà temperature polari e nevicate anche in pianura. E così, mentre da sabato non ha praticamente smesso di nevicare sul nord ovest il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un nuovo allerta meteo valido dalla mattinata del 31 gennaio e per le successive 24-36 ore: gli esperti prevedono nevicate fino a quote di pianura ancora su Piemonte, Lombardia e Liguria, ma dal pomeriggio i fenomeni si estenderanno su Emilia-Romagna, Toscana, Marche ed Umbria e dalla serata interesseranno anche Lazio, Abruzzo e Molise, dapprima a quote superiori ai 400-600 metri e successivamente fino a 100-300 metri.  Inoltre secondo gli esperti si toccheranno i livelli più bassi degli ultimi 27 anni.

Alla luce di queste previsioni, le regioni interessate si stanno preparando per fronteggiare le nevicate, il gelo e i probabili disagi alla circolazione, mobilitando mezzi spartineve e spargi-ghiaccio, oltre a squadre di spalatori (mille solo a Torino), e predisponendo anche luoghi di accoglienza per i senzatetto. Anche a Roma è scattato l’allerta gelo e maltempo, anche se per ora è esclusa l’eventualità di nevicate.

Intanto, oggi la neve ha concesso una tregua in Piemonte e nel capoluogo – dove la chiusura delle scuole è servita ad attenuare il traffico e a ridurre i disagi, anche se le strade sono in genere normalmente percorribili – mentre la situazione più critica resta quella del Cuneese. E dall’altra parte d’Italia, in Sicilia, quattro giovani sono rimasti intrappolati all’interno della loro vettura bloccata da una bufera di neve sull’Etna: in loro soccorso sono intervenuti gli uomini del soccorso alpino della guardia di finanza.

Per i prossimi giorni a preoccupare, oltre e forse più della neve, è il freddo polare – o meglio ”siberiano” – che dovrebbe interessare l’Italia nelle prossime due settimane, e la conseguente formazione di strati di ghiaccio sulle strade. Sono previste minime al di sotto dei 10 gradi in numerose località, non solo di montagna, ma già oggi il termometro è sceso in picchiata in Veneto (-16 a Marcesina e – 14 ad Asiago, nel vicentino).  E l’allarme gelo per l’ondata di maltempo che si sta abbattendo sull’Italia viene lanciato anche dalla Coldiretti: secondo l’organizzazione sono particolarmente a rischio le coltivazioni invernali di verdure e di ortaggi in campo aperto, a rischio anche le piante di olivo e alcune fruttifere.

Freddo intenso in tutta la Calabria dove non mancano anche piogge sparse e raffiche di vento. In Sila la temperatura e’ di – 6 gradi. Nevischio viene segnalato nella zona di San Giovanni in Fiore e Spezzano della Sila, nel cosentino. Sul tratto calabrese dell’autostrada A3 e sulle statali non ci sono problemi alla circolazione. Tutti gli impianti sciistici della Sila sono aperti e da domenica scorsa c’e’ la presenza di moltissimi turisti.

Temperature in picchiata in tutta la Liguria e primi fiocchi di neve a Genova. La prevista ondata di freddo siberiano ha fatto scendere il termometro di una decina di gradi rispetto alla scorsa settimana. Secondo le rilevazioni dell’Arpal, l’Agenzia regionale per l’ambiente ligure, in questo momento l’80% delle province di Genova e Savona ha toccato gli zero gradi.

La minima e’ stata registrata nella notte sul monte Settepani, sulle Prealpi marittime in provincia di Savona, dove il termometro ha fatto segnare secondo Arpal i -10 gradi. Meno 9 gradi sull’Alpe di Vobbia (Genova) e a Sassello (Savona).  Per affrontare l’emergenza freddo, il Comune di Genova ha deciso di chiudere tutte le scuole alle ore 14. La Croce Rossa ha potenziato l’assistenza ai senza fissa dimora.