Italia in crisi: aumentano i furbetti, la corruzione e i furti

Pubblicato il 26 Gennaio 2012 - 12:11 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 26 GEN – La crisi rimette in moto i 'furbetti', non solo tra gli imprenditori, ma anche tra i colletti bianchi che cercano di approfittare della loro posizione di dipendenti pubblici per accaparrare beni e mezzi dello Stato, o intascare le tradizionali 'mazzette'. Non passa mai di moda, poi, uno dei reati preferiti dagli italiani: l'abuso edilizio alimentato dalla ''pratica dei condoni'' e anche i furti in appartamento sono ''in ascesa''. Lo sottolinea la relazione del Primo presidente della Cassazione Ernesto Lupo all'inaugurazione dell'anno giudiziario.

In particolare sono in aumento i reati contro la pubblica amministrazione: soprattutto il peculato e, in misura minore, la corruzione che viaggiano a gonfie vele nelle indagini condotte nei distretti di Catanzaro, Roma, Firenze, Venezia, Messina, Catania, Cagliari e Napoli.

In ''significativo aumento'' anche le bancarotte, in ''diversi distretti''. Stazionario il falso in bilancio che rimane ''limitato''. Un ''apprezzabile aumento'' dei procedimenti per truffe nei finanziamenti percepiti dallo Stato o dai fondi comunitari e' segnalato, inoltre, nei distretti di Messina, Catania, Cagliari, Venezia e Firenze. Stabile la lotta ai reati tribunati che registra una ''sensibile variazione'' solo a Genova (procedimenti passati da 486 a 672) e a Brescia (da 1273 a 1908).

''Tendenziale aumento sul territorio nazionale dei reati urbanistici'', prosegue la relazione spiegando che si tratta di un ''fenomeno allarmante e in espansione'' che oltre ad ''arrecare in molti casi un vulnus insanabile al paesaggio, spesso puo' incidere sulla sicurezza del territorio''. Stabili, invece, i reati contro la liberta' sessuale e la pornografia, mentre cresce ''sensibilmente'' lo stalking.