Italia (tardi) alla guerra del formaggio. Martina: “Salvi i grandi dop”, ma per Petrini (Repubblica) non è vero

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Giugno 2015 - 05:37 OLTRE 6 MESI FA
Italia (tardi) alla guerra del formaggio. Martina: "Salvi i grandi dop", ma per Petrini (Repubblica) non è vero

Italia (tardi) alla guerra del formaggio. Martina: “Salvi i grandi dop”, ma per Petrini (Repubblica) non è vero

ROMA – Il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina ha dichiarato guerra all’Europa sulle nuove regole per i formaggi anche se pare riguardino non tanto taleggio o gorgonzola quanto la mozzarella, Così dovrebbe essere stando alle parole dello stesso ministro. Su Repubblica però Carlo Petrini lo smentisce e scrive di 400 tipi di formaggio a rischio, mentre Repubblica correda l’articolo con una carta d’Italia in cui sono riportati nomi e immagini dei nostri formaggi più amati.

Il sospetto in ogni caso è che, come al solito, la burocrazia italiana si sia fatta mangiare il naso (e non solo) dalle mosche e ormai la partita sia irrimediabilmente perduta.

“Difenderemo fino in fondo la qualità del sistema lattiero caseario italiano e la trasparenza delle informazioni da dare ai consumatori. Ribadiremo alla Commissione europea la necessita’ di un intervento più approfondito sull’etichettatura del latte, che sappia rispondere meglio alle esigenze dei nostri produttori soprattutto dopo la fine del regime delle quote”.

Le parole del ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina, suonno un po’ come quelle di Mussolini che voleva spezzare le reni alla Grecia. Ora in ballo c’è, informa l’agenzia di stampa Agi,

“la diffida da parte della Commissione europea sulla fine del divieto di detenzione e utilizzo di latte in polvere”.

Segnatevi queste parole, sia che siate produttori di latte o formaggi o soltanto consumatori di mozzarella sulla pizza:

“Non siamo disposti a fare passi indietro su questi principi, è importante comunque ribadire che non sono interessati da questa vicenda i nostri grandi formaggi Dop, per i quali non sarà mai possibile l’utilizzo di materie prime diverse da quelle previste dai disciplinari”.

Qui delle due l’una: o è bugiarda Repubblica o è bugiardo il ministro, che imperterrito proclama:

“Nel frattempo continueremo a portare avanti un lavoro di confronto con le organizzazioni agricole e con la filiera e gli altri Ministeri interessati per evitare penalizzazioni da parte dell’Unione europea”.