Jessica Faoro, la versione di Alessandro Garlaschi: “Abbiamo litigato per la scelta di un film”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Febbraio 2018 - 14:46 OLTRE 6 MESI FA
Jessica Faoro (foto Ansa)

Jessica Faoro (foto Ansa)

MILANO – “Abbiamo avuto una banale discussione per la scelta di un film, lei mi ha ferito con coltello, l’ho disarmata e l’ho colpita”.

E’ questa la versione fornita agli investigatori da Alessandro Garlaschi, il tranviere di 39 anni fermato per l’omicidio della 19enne Jessica Valentina Faoro, uccisa a coltellate nella notte tra martedì e mercoledì 7 febbrai nell’appartamento dell’uomo in via Brioschi 93, a Milano.

La ragazza, con un passato famigliare tumultuoso, era arrivata nell’appartamento di Garlaschi rispondendo un annuncio su Facebook in cui offriva un posto letto in cambio dell’aiuto per fare le iniezioni di insulina. Pur avendo il padre dipendente dell’Atm, Garlaschi non l’ha conosciuta attraverso il collega.

Secondo quanto raccontato dal 39enne non ci sarebbe stato un approccio sessuale ma un litigio per futili motivi (addirittura la scelta di un film) che poi è degenerata. Gli agenti della Squadra mobile sottolineano che si tratta di un’unica versione impossibile da verificare. Garlaschi ha alcune ferite alle mani, che sono state medicate dal 118 all’arrivo dei paramedici. Spetterà ad una perizia stabilire se si tratti di tagli da difesa oppure se l’uomo se li sia procurati durante l’aggressione.

Garlaschi dopo sembra che abbia tentato di dare fuoco al cadavere.

Il corpo di Jessica Valentina Faoro, infatti, era avvolto in maniera improvvisata nel cellophane. E alcune parti del cadavere erano ustionate.

Non ha avuto nessun ruolo nell’omicidio la moglie del tranviere.

Dopo molte ore di confronto in questura con il pm Cristina Roveda e il capo della Squadra Mobile Lorenzo Bucossi, la donna è risultata estranea all’omicidio. Poche ore prima dell’ aggressione è uscita da casa per andare a dormire dalla madre. L’indomani, intorno alle 6, Garlaschi ha chiamato gli uffici Atm per comunicare che non sarebbe andato a lavoro perché ammalato e successivamente è andato dalla suocera per riportare a casa la moglie e la madre di quest’ultima. Ha raccontato a entrambe cosa era accaduto, assieme hanno chiamato l’avvocato, un collega sindacalista, il 118 e la polizia che hanno atteso in casa.

La moglie di Garlaschi è descritta come una donna remissiva disposta a chiudere un occhio sulle attenzioni del marito nei confronti delle altre donne. Per questo motivo, ipotizzano gli investigatori, la sera dell’omicidio lo ha lasciato da solo in casa con Jessica.