Preso Johnny lo Zingaro: si nascondeva in un ovile. Agli agenti ha detto: “La fuga è sempre per amore”

di redazione Blitz
Pubblicato il 15 Settembre 2020 - 09:53 OLTRE 6 MESI FA
Preso Johnny lo Zingaro: si nascondeva in un ovile. Agli agenti ha detto: "La fuga è sempre per amore"

Preso Johnny lo Zingaro: si nascondeva in un ovile. Agli agenti ha detto: “La fuga è sempre per amore” (Ansa)

Arrestato il latitante Johnny lo Zingaro, all’anagrafe Giuseppe Mastini, ergastolano evaso durante un permesso premio

La polizia ha rintracciato e arrestato Johnny lo Zingaro, all’anagrafe Giuseppe Mastini. Mastini era latitante dal 6 settembre, quando era scappato durante un permesso premio da Bancali, il penitenziario di massima sicurezza di Sassari. 

Gli agenti hanno controllato decine di abitazioni e casolari di campagna e hanno scoperto che Mastini si nascondeva in un ovile adiacente all’officina di un fabbro. Anche questi è stato arrestato per averlo nascosto.

Il fermo è avvenuto alle 8:15 di martedì 15 settembre in una località tra Terrata sud e Zuari, in provincia di Sassari.

“La fuga è sempre per amore”, ha detto agli agenti, secondo quanto riferito dal Corriere della Sera. La moglie di Mastini, Giovanna Truzzi, sposata a 13 anni con una cerimonia sinti, non si trovava con lui al momento dell’arresto e non sarebbe in Sardegna. I due si parlavano, al telefono, in sinti stretto.

Mastini era in carcere per tre omicidi commessi negli Anni Settanta e Ottanta a Roma. Era evaso sette volte. 

Il ringraziamento del ministro Bonafede

Alla polizia il ringraziamento del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. “L’evaso Giuseppe Mastini, conosciuto come Johnny ‘lo zingaro’, è stato rintracciato e catturato grazie al lavoro congiunto svolto dal Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria e dalla Polizia di Stato. A loro va il mio più sentito ringraziamento”. Lo ha scritto in un tweet il ministro.

Le origini di Mastini

Nato a Bergamo nel 1960, Mastini si era trasferito a Roma con la famiglia di origini sinti che gestiva un luna park tra la Rustica e il Tiburtino.

Nella capitale si era fatto conoscere per furti e rapine, fino al primo omicidio nel 1975, commesso per un orologio da diecimila lire, ricorda il Messaggero. (Fonti: Ansa, Il Corriere della Sera, il Messaggero, Agenzia Vista /Alexander Jakhnagiev). Nel video che segue il momento dell’arresto.