Coppa Italia, i bus-navetta per i tifosi li paga il Campidoglio: accordo trovato

Pubblicato il 16 Maggio 2012 - 20:19 OLTRE 6 MESI FA
olimpico

Stadio Olimpico (Lapresse)

ROMA – I bus-navetta per i tifosi per la finale di Coppa Italia Juventus-Napoli li paga il Comune di Roma. Alla fine è arrivato l’accordo, qualche ora dopo che era arrivato l’avvertimento del questore di Roma Francesco Tagliente. Poco dopo le otto di sera del 16 maggio le agenzie di stampa hanno battuto la notizia dell’intesa tra Roma Capitale e Lega Serie A per i costi legati all’ultimo incontro di Coppa Italia domenica sera allo Stadio Olimpico di Roma.

I patti sono questi: “Il Campidoglio sosterrà le spese per trasporti e polizia locale, mentre la Lega devolverà l’1%  dell’incasso derivato dalla vendita dei biglietti dell’incontro ai centri anziani della Capitale”.

Tagliente invece aveva persino fatto sapere che l’incontro sarebbe potuto essere saltato per “motivi di sicurezza”, ovvero: niente partita se qualcuno non paga i bus.

“O l’Atac fornisce le navette per i tifosi che andranno alla finale di Coppa Italia o non ci sono le condizioni per far disputare la partita”, aveva scritto il questore in un fax in vista dell’incontro tra bianconeri e napoletani, indirizzato al Viminale, al Prefetto di Roma, al Campidoglio e all’Atac ponendo condizioni “di sicurezza” davanti all’incontro che dunque potrebbe essere a rischio. Faceva anche riferimento al servizio navette “per assicurare la gestione della sicurezza in occasione della gara Juventus-Napoli” in programma domenica all’Olimpico di Roma.

Nel fax precisava che “sentiti i rappresentanti di di Forze di Polizia, Amministrazioni, Enti ed Aziende circa eventuali ipotesi alternative che possano consentire in condizioni di sicurezza, in assenza di navette, un afflusso e deflusso dei tifosi, non è stato possibile individuare soluzioni idonee”. Dunque, conclude il fax, “si prega di valutare l’opportunità di adottare un provvedimento interdittivo dello svolgimento dell’incontro di calcio per carenza di condizioni di sicurezza”.