Ketty Lisi, fidanzata Emanuele Morganti: “Sembravano delle bestie, erano più di venti”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Marzo 2017 - 11:18 OLTRE 6 MESI FA
Ketty Lisi, fidanzata Emanuele Morganti: "Sembravano delle bestie, erano più di venti"

Ketty Lisi, fidanzata Emanuele Morganti: “Sembravano delle bestie, erano più di venti”

ALATRI – “Ho ancora davanti agli occhi quei maledetti che lo picchiavano e gli davano addosso nonostante io e gli amici di Emanuele provassimo a difenderlo. Quando ci hanno sbattuto fuori dal Mirò club e quelli hanno incominciato a picchiare Emanuele, io ho cercato di tirarlo via, ma quelli erano troppo forti. Me l’hanno strappato dalle mani e mi hanno scansato via. Non riesco a credere che fossero così feroci, sembravano delle bestie”. Lo racconta Ketty Lisi, la fidanzata di Emanuele Morganti, in due interviste alla Stampa e al Messaggero.

“Eravamo al bancone, quando a turno, in due, un italiano e un albanese hanno cominciato a infastidirci. A un certo punto Emanuele è sbottato: ‘E mo’ basta’, è iniziata la discussione”, racconta la ragazza. “Ci hanno buttato fuori e sulla piazza sono arrivati in tantissimi. Sembravano più di venti, delle furie”. “Stavamo insieme da poco meno di un anno, ma eravamo stati compagni di scuola, nell’Istituto chimico e biologico, e ora lavoravamo nella stessa fabbrica di materiale elettrico”, racconta. “Ora merita solo giustizia. Ma che sia severa davvero. Quanto a me, vorrei svegliarmi e pensare che sia solo un brutto sogno”.

“Credo nella giustizia su questa terra”, dichiara in un’ intervista a Repubblica Francesco Morganti, fratello di Emanuele, che parla di “cattiveria gratuita”. “L’hanno finito con una sprangata alla testa: non è stata una rissa, è stata un’esecuzione. Alla fine gli hanno anche sputato addosso”. Nel locale c’erano “almeno tre amici” di Emanuele. “Dicono che avevano una colonna davanti, dello screzio al bar non si sono accorti. E’ intervenuto uno solo, le ha prese anche lui”. Quanto all’omertà, “qui non parla nessuno, è impressionante”.