Khalid Lagraidi ucciso, figlia di Marco Barba: “Strangolato e sciolto nell’acido per un pezzo di fumo”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Marzo 2017 - 15:00 OLTRE 6 MESI FA
Khalid Lagraidi ucciso, figlia di Marco Barba: "Strangolato e sciolto nell'acido per un pezzo di fumo"

Khalid Lagraidi ucciso, figlia di Marco Barba: “Strangolato e sciolto nell’acido per un pezzo di fumo”

TARANTO – Prima lo ha strangolato, poi ha preso il corpo e l’ha sciolto nell’acido. Questo il racconto dell’omicidio di Khalid Lagraidi, marocchino e ambulante di 41 anni, da parte della figlia di Marco Barba, considerato affiliato alla Sacra Corona Unita. Rosalba Barba durante un’udienza al tribunale di Taranto ha dichiarato che il padre nella notte tra il 29 e il 30 gennaio ha portato il marocchino nelle campagne di Gallipoli e lo ha ucciso accusandolo di avergli rubato un pezzo di “fumo”.

Il sito di Fanpage scrive che la ragazza davanti ai suoi legali, al pm Alessio Coccioli e al gip Vincenzo Brancato ha ribadito le accuse di omicidio nei confronti del padre Marco Barba, che è detenuto nel carcere di Taranto ma era presente in aula nel momento della testimonianza:

“Ha raccontato di essersi recata insieme al padre a Lecce per prendere quel marocchino che non aveva mai visto prima, conosciuto col nome di Gianni. Poi di aver fatto un viaggio verso Gallipoli che sembra assolutamente tranquillo. Ma una volta arrivati a destinazione – ha rivelato la donna – il padre le disse di fermarsi vicino alla zona del cimitero. I due uomini scesero e si allontanano, mentre lei rimase in auto. Dopo pochi minuti  il padre tornò indietro e  le disse di scendere e di seguirlo per arrivare, poche decine di metri dopo, al cadavere dell’uomo. “Mi disse – racconta la giovane ai giudice – che l’aveva ucciso strangolandolo con una corda perché gli aveva rubato un pezzo di ‘fumo’. Poi mi costrinse ad aiutarlo a disfarsi del corpo”. “E in quel momento mi accorsi – conclude – della presenza del bidone e di alcune bottiglie di acido muriatico”.