La cubana non fece uccidere marito più grande, Cassazione…

di Mario Tafuri
Pubblicato il 21 Dicembre 2015 - 12:16 OLTRE 6 MESI FA
La cubana non fece uccidere marito più grande, Cassazione...

Luz Maria Godoy del Toro, cubana: per la corte di Cassazione non ordinò all’amante più giovane di 10 anni di uccidere il marito, benestante pensionato di Cecina e più vecchio di lei di 18 anni

CECINA –  Luz Maria Godoy del Toro, 45 anni, cubana, in carcere a Volterra per avere ucciso il marito, Danilo Marzi e condannata all’ergastolo, è stata assolta definitivamente dalla Corte di Cassazione e dovrà tornare libera ereditando anche il cospicuo patrimonio del defunto marito, che, informa il Tirreno, viveva a Cecina in via Zara.

Secondo l’accusa, il connazionale Yosmeri Armas Castilla, 32, esecutore materiale del delitto e per questo definitivamente condannato all’ergastolo, era l’amante della Godoy e aveva agito su sua istigazione.

Danilo Marzi, che aveva 18 anni più della moglie, era stato ucciso il 3 aprile del 2008. Era stata proprio Luz Maria Godoy del Toro a denunciare la scomparsa del marito e venne subito sospettata i essere coinvolta nella scomparsa di Danilo Marzi, il cui cadavere fu trovato in una strada di campagna, ucciso da quattro colpi di pistola.

Già nell’ottobre del 2013 la Corte di cassazione aveva accolto il ricorso degli avvocati della cubana annullando la condanna all’ergastolo e ordinando la restituzione del fascicolo alla Corte d’assise di Firenze, mentre aveva confermato l’ergastolo per Yosmeri Armas Castilla.

Secondo l’accusa era stata Luz Maria Godoy Del Toro a convincere Armas Castilla a uccidere il marito, che voleva separarsi da lei.

Tra le prove a carico di Armas Castills, una perizia balistica che ha individuato nella pistola del cognato di Armas l’arma del delitto e i tabulati telefonici, che hanno dato per certa la presenza dell’imputato all’ora e nel luogo del delitto. Il collegamento con la Godoy, invece, sarebbe fatto risalire soprattutto a una telefonata di oltre un minuto fatta, a circa mezz’ora da delitto, da una cabina telefonica che si trova a 20 metri dall’abitazione di Armas a un cellulare della donna.