La Lombardia dice sì ai docenti a “chiamata diretta”

Pubblicato il 4 Aprile 2012 - 15:21 OLTRE 6 MESI FA

MILANO, 4 APR – Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato l'articolo 8 della legge regionale 'misure per la crescita, lo sviluppo e l'occupazione', che introduce in via sperimentale il sistema della chiamata diretta da parte delle scuole per il reclutamento dei docenti.

Ha votato compatta la maggioranza (Pdl e Lega Nord), che ha espresso 41 voti favorevoli durante la discussione, ancora in corso, del progetto di legge cosiddetto 'Crescilombardia'. Contrarie le opposizioni (Pd, Idv, Sel e Udc) al provvedimento – osteggiato anche da alcune associazioni di insegnanti – che modifica le norme finora in vigore per il reclutamento dei supplenti in Lombardia. ''Al fine di realizzare l'incrocio diretto tra domanda delle istituzioni scolastiche autonome e l'offerta professionale dei docenti – si legge nel testo dell'articolo 8 – le istituzioni scolastiche statali possono organizzare concorsi differenziati a seconda del ciclo di studi per reclutare il personale docente con incarico annuale.

E' ammesso a partecipare alla selezione il personale docente del comparto scuola iscritto nelle graduatorie provinciali fino ad esaurimento''. Sono state accolte in Aula alcune modifiche proposte dal Pd, come la specifica sulla durata triennale della sperimentazione e l'obbligo di una relazione semestrale alla commissione consiliare competente. La sperimentazione, secondo l'auspicio dei promotori, dovrebbe partire dall'anno scolastico 2012-2013, dopo il via libera del ministero dell'Istruzione.

''L'articolo 8 del progetto di legge – ha spiegato Mario Sala (Pdl), relatore del provvedimento – apre alla sperimentazione di una vera autonomia scolastica attraverso una possibilita' per le scuole di indire concorsi differenziati a seconda del ciclo di studi, per selezionare il personale docente necessario a svolgere le attivita' scolastiche annuali favorendo la continuita' didattica. Ci siamo battuti in aula – ha concluso – affinche' il reclutamento diretto degli insegnanti da parte delle scuole statali lombarde fosse finalmente possibile''.