La ‘ndrangheta votava Di Girolamo. L’Antimafia: “Mettevano il suo nome sulle schede”

Pubblicato il 23 Febbraio 2010 - 15:01 OLTRE 6 MESI FA

Il senatore del Pdl Nicola Di Girolamo

La’ ndrangheta votava Di Girolamo, “metteva il nome del senatore sulle schede”. Così scrivono gli inquirenti dell’Antimafia.  L’organizzazione criminale mandava dei suoi “esperti” all’estero, soprattutto in Germania, a procurarsi schede elettorali destinate al voto degli italiani all’estero. Le schede venivano raccolte e appunto votate con il nome dell’esponente del Pdl. Per il senatore l’accusa è violazione della legge elettorale “con l’aggravante mafiosa”.

Sponsor di questa operazione di supporto nell’elezione del parlamentare, sarebbe stato l’imprenditore romano Gennaro Mokbel, collegato in passato ad ambienti della destra eversiva e che più recentemente aveva fondato il movimento Alleanza federalista del Lazio e poi il Partito federalista. Dalle indagini si è scoperto che si sono tenute alcune riunioni a Isola di Capo Rizzuto con esponenti della ‘ndrangheta per la raccolta di voti tra gli emigrati calabresi in Germania. Agli incontri avrebbero partecipato esponenti della cosca Arena.

Già nel giugno 2008 venne emesso nei confronti di Di Girolamo una misura cautelare agli arresti domiciliari, con richiesta di autorizzazione all’arresto che venne negata dal Senato.