La passione di Christo, decine di migliaia sul calvario treni, file e caldo

di Danilo Meconio
Pubblicato il 22 Giugno 2016 - 14:22| Aggiornato il 24 Giugno 2016 OLTRE 6 MESI FA
La passione di Christo, decine di migliaia sul calvario treni file e caldo

La passione di Christo, decine di migliaia sul calvario treni file e caldo

ROMA – Più che la passerella di Christo è la passione di Christo. Qualcosa a cui decine di migliaia di italiani, volontariamente, si sottopongono. Un calvario fatto di code infinite, blocchi stradali, treni soppressi e caldo (torrido) di questo inizio di estate. La cronaca di oggi racconta di una nuova chiusura: la passerella arancione resterà chiusa per manutenzione dalle 24 di giovedì 23 giugno alle 7:30 di venerdì 24 giugno. Troppi visitatori, appunto. E quindi necessità di fare manutenzione extra. E la chiusura notturna potrebbe diventare permanente: “Stiamo valutando, anche su richiesta della stessa organizzazione, una chiusura permanente notturna, almeno nelle ore che vanno da mezzanotte alle sei”. Ha detto il prefetto di Brescia, Valerio Valente, intervenendo a Radio 24. Questo, ha spiegato, anche perché “l’opera si sta usurando più del previsto: i 270mila spettatori hanno prodotto un’usura dell’opera che è pari a quella che l’artista immaginava a metà dell’esposizione e quindi si rende necessario intervenire con rammendo o sostituzione del telo in alcuni punti”.

Ma questa ennesima chiusura è solo piccolissima punta di iceberg ben più grande. Perché da giorni succede agli italiani che vogliano vedere la Passerella di trovarsi davanti ostacoli di ogni tipo. Se provi ad arrivarci in macchina trovi blocchi stradali. Se scegli il treno trovi corse soppresse. A Brescia questa mattina di persone in coda alla stazione ce n’erano 3mila.  Se sei paziente e ti metti in coda, alla fine arrivi comunque. Ma anche in questo caso non è detto che sulla passerella si possa andare.  Troppa gente, troppa coda, manutenzione necessaria.

Alla fine il prefetto di Brescia sbotta: “Visitare un’opera d’arte non è un diritto  la piazza di Sulzano non è in grado di contenere tutte le persone che arrivano con le navette e con i treni. Per questo cercheremo di modificare l’offerta dei trasporti, potenziando soprattutto quella sull’acqua”.

Diritto o meno la passione continua. Scrive Repubblica parlando del caos a Sulzano

Del resto il piccolo paese sebino che conta nemmeno 2 mila anime non è abituato a tutta questa affluenza sebbene il traffico che si sta notando lungo via Cesare Battisti ricorda un po’ quello dei primi anni Novanta quando ancora non era stata costruita la Strada Statale che collegava la Franciacorta alla Valle Camonica. A complicare ulteriormente le cose è la viabilità stessa di Sulzano, la cui via centrale, quella che conduce alla passarella è troppo stretta per permettere a due bus di transitare contemporaneamente. Situazione difficile anche a Iseo, perché sin dalle prime ore dell’alba le navette in arrivo erano tutte piene, impedendo così ai visitatori di salire. Nel frattempo sempre nel centro turistico precisamente nella frazione Pilzone, poco prima del confine con Sulzano, il prefetto ha ordinato la chiusura del parcheggio della NK, poiché molti pedoni e ciclisti non rispettavano la cosiddetta “zona rossa”, camminando ai lati della strada che conduce alla passerella, non curanti dell’estrema pericolosità dettata dall’assenza di un marciapiede. Di conseguenza, l’antica Strada Valeriana, indicata per chi da Iseo vuole raggiungere a piedi il Floating Piers risulta semideserta.