La pillola anticoncezionale migliora la vita sessuale, lo dicono 8 donne su 10

Pubblicato il 22 Maggio 2010 - 00:56| Aggiornato il 27 Maggio 2010 OLTRE 6 MESI FA

Fare sesso quando e quanto si vuole senza la paura di gravidanze indesiderate migliora la vita sessuale. Ne è convinto l’80% delle italiane. Ed è d’accordo anche la larga maggioranza di chi non l’ha mai utilizzata nel passato per paura degli ormoni (31%), perché il partner era contrario (27%) o per motivi religiosi (19%). Oggi una su due è pentita di questa scelta e l’81% è convinta che le nuove formulazioni siano sicure, da consigliare alle figlie.

E’ quanto emerge da un sondaggio condotto nel maggio scorso dal progetto “Scegli tu” della Società italiana di ginecologia e Ostetricia (Sigo) presentato oggi al Congresso Europeo della Contraccezione dell’Aja, nel 50esimo anniversario della nascita della pillola. Dai dati risulta inoltre che sempre più donne scelgono questo anticoncezionale anche per risolvere fastidiosi problemi femminili.

Fra le giovanissime si registra in Italia, come già negli Usa, un boom di Yaz, efficace nel contrastare acne e cellulite e nel curare la sindrome premestruale. Molto amata pure la bio-pillola Klaira, usata a tutte le età e addirittura per un 2% dalle donne dopo i 50. La pillola è dunque considerato un prezioso alleato della salute fisica e sessuale, rispettivamente dal 78% e dal 57% di utilizzatrici e non.

Le oltre 600 italiane intervistate, tutte dai 40 anni in su, esprimono un giudizio positivo. “Si è parzialmente modificato l’atteggiamento della società ma soprattutto sono cambiate le pillole – afferma la professoressa Alessandra Graziottin, direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica del San Raffaele Resnati di Milano.

Chi le ha usate 30 o più anni fa, infatti, per una maggior tranquillità (91%) e frequenza (71%) di rapporti sessuali, ha però sopportato in molti casi effetti indesiderati come ritenzione idrica (83%) o aumento di peso (51%), oggi superati grazie a dosaggi ridotti e nuove formulazioni”. “Oggi siamo riusciti a ottenere vantaggi sia fisici che psicologici, ad esempio contro gli sbalzi d’umore – aggiunge la professoressa Anna Maria Paoletti, ginecologa dell’Università di Cagliari – massimizzati nella nuova pillola al drospirenone con 24 confetti invece dei ‘classici’ 21. Ma si è anche ridotto al minimo l’impatto sul corpo. L’estrogeno naturale, è particolarmente apprezzato proprio perchè le donne non avvertono questa pillola come estranea”.

Se la pillola anticonzionale si “evolve” riducendo gli effetti collaterali, il percentuale di utilizzo in Italia è ancora molto basso, “pari al 16,3%”, continua la Graziottin che sottolinea una “buona notizia” nella crescita dell’uso della pillola nelle adolescenti: “Nel 2009 vi è stata una riduzione del 4,7% della contraccezione d’emergenza, per la prima volta dopo anni di crescita ininterrotta di utilizzo”.

Un dato di efficacia che premia anche l’impegno di Sigo sul fronte dell’educazione sessuale, sentimentale e contraccettiva delle italiane più giovani.