La truffa del finto tecnico dell’acquedotto: ecco come funziona

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Maggio 2023 - 09:34 OLTRE 6 MESI FA
La truffa del finto tecnico dell'acquedotto, foto d'archivio Ansa

(foto d’archivio Ansa)

La hanno già ribattezzata la “truffa del finto tecnico dell’acquedotto” e, parola più parola meno funziona così: dopo aver scelto la vittima o le vittime i truffatori suonano alla porta e si presentano come tecnici dell’acquedotto poi, una volta guadagnata la fiducia delle vittime, entrano in casa e rubano tutto quello che riescono a prendere. Vittima preferita dei truffatori, come ovvio, gli anziani di ogni età.

La truffa del finto tecnico dell’acquedotto: la banda di Carmagnola

Negli ultimi tempi una banda familiare, composta da padre e due figli, è stata smantellata a Carmagnola.

I tre sono stati raggiunti   da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari presso il tribunale di Asti, su richiesta della procura. “Sono ritenuti responsabili – si legge – di far parte di un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti e rapine in abitazione in particolare in danno di vittime deboli quali le persone anziane”.

I tre, secondo i carabinieri di Asti, avrebbero messo a segno almeno 16 colpi commessi tra settembre 2022 e gennaio 2023 sul territorio piemontese, lombardo ed emiliano.

Nel corso di una conferenza stampa un colonnello dei carabinieri, Vittorio Balbo, ha spiegato che i tre costituivano “una banda di veri e propri predoni, che usciva la mattina con l’obiettivo di colpire anziani, ma non disdegnavano di perpetrare anche altri reati non solo in Piemonte, ma anche in Lombardia e Emilia Romagna”. Il comandante del reparto operativo, Armando Laviola, ha aggiunto: “È stata un’attività particolarmente complessa anche perché questi soggetti disponevano di automobili estremamente veloci, in gradi di arrivare a 230 km orari e pertanto, per tutelare la sicurezza degli altri utenti della strada, in alcune occasioni abbiamo optato per lasciarli andare”.