L’alpinista Alberto Consonni, 65 anni, precipita da 2600 metri sulle montagne bergamasche durante un’escursione con un’amica
Tragico incidente sulle montagne bergamasche. Alberto Consonni, 65 anni, di Pedrengo, figura di spicco dell’alpinismo bergamasco, è precipitato da 2.650 metri sulla cresta dei Corni Neri, nel territorio di Valbondione, mentre stava facendo un’escursione con un’amica.
L’incidente è avvenuto intorno alle 14 di domenica 12 luglio. L’alpinista era in compagnia di Francesca Magri, di 34 anni, di Comun Nuovo, compagna di cordataì. I due erano passati la mattina per il rifugio Curò e poi si erano diretti verso la cresta Corni Neri.
L’incidente è avvenuto sulla via Cordi Pirovano. I due compagni erano legati da una corda: Consonni sopra, la donna sotto, stavano scalando la parete quando l’uomo è scivolato probabilmente su una roccia bagnata. I chiodi non hanno retto il peso e l’uomo è precipitato per 15 metri, morendo nella caduta. La donna è rimasta alla parete senza possibilità di chiedere aiuto e solo intorno alle 23, quando la moglie di Consonni insospettita dell’orario e del non rientro del marito ha dato l’allarme, si è attivato il Soccorso alpino.
Per tutta notte l’area di Valbondione è stata sorvolata: a trovare Francesca Magri l’elisoccorso alpino di Milano che alle 3 del mattino ha sentito le grida e le richieste di aiuto della donna di 34 anni. Sotto choc e infreddolita, è stata soccorsa, e poco dopo è stato recuperato il corpo senza vita di Consonni.
L’alpinista è una delle figure più di spicco nell’ambiente bergamasco, noto rappresentante del Cai e considerato punto di riferimento per generazioni di scalatori, tra cui l’alpinista Simone Moro che lo ha sempre considerato uno dei suoi principali maestri.