L’alpinista Alberto Consonni, 65 anni, precipita da 2600 metri sulle montagne bergamasche durante un’escursione con un’amica

Pubblicato il 13 Luglio 2009 - 15:53 OLTRE 6 MESI FA

Tragico incidente sulle montagne bergamasche. Alberto Consonni, 65 anni, di Pedrengo, figura di spicco dell’alpinismo bergamasco, è precipitato da 2.650 metri sulla cresta dei Corni Neri, nel territorio di Valbondione, mentre stava facendo un’escursione con un’amica.

L’incidente è avvenuto intorno alle 14  di domenica  12 luglio. L’alpinista era in compagnia di Francesca Magri, di 34 anni,  di Comun Nuovo, compagna di cordataì. I due erano passati la mattina per il rifugio Curò e poi si erano diretti verso la cresta Corni Neri.

L’incidente è avvenuto sulla via Cordi Pirovano. I due compagni erano legati da una corda: Consonni sopra, la donna sotto, stavano scalando la parete quando l’uomo è scivolato probabilmente su una roccia bagnata. I chiodi non hanno retto il peso e l’uomo è precipitato per 15 metri, morendo nella caduta. La donna è rimasta alla parete senza possibilità di chiedere aiuto e solo intorno alle 23, quando la moglie di Consonni insospettita dell’orario e del non rientro del marito ha dato l’allarme, si è attivato il Soccorso alpino.

Per tutta notte l’area di Valbondione è stata sorvolata: a trovare Francesca Magri l’elisoccorso alpino di Milano che alle 3 del mattino ha sentito le grida e le richieste di aiuto della donna di 34 anni. Sotto choc e infreddolita, è stata soccorsa, e poco dopo è stato recuperato il corpo senza vita di Consonni.

L’alpinista è una delle figure più di spicco nell’ambiente bergamasco, noto rappresentante del Cai e considerato punto di riferimento per generazioni di scalatori, tra cui l’alpinista Simone Moro che lo ha sempre considerato uno dei suoi principali maestri.