LANCIANO – Rapinati, sequestrati e torturati in casa. Per lunghe ore in una notte di inaudita violenza. Banditi, ladri feroci hanno tagliato il lobo dell’orecchio della padrona di casa.
Una rapina peggio di Arancia Meccanica. Il fratello di Carlo Martelli, Alfredo, racconta il dramma vissuto dal chirurgo e dalla moglie Niva Bazzan aggrediti e rapinati nella loro casa di Lanciano, in provincia di Chieti, nella notte tra 22 e 23 settembre. I rapinatori li hanno sequestrati e picchiati brutalmente, fino a tagliare il lobo dell’orecchio della moglie, lasciando illeso solo il figlio disabile della coppia.
Il fratello della vittima, il primo ad arrivare nella villa e a prestare soccorso, ha raccontato: “Quel film, ‘Arancia meccanica’ forse fa ridere in confronto a quello che hanno fatto alle persone, anche perché c’era un ragazzo disabile e hanno frugato anche nella sua stanza. Fortunatamente non lo hanno toccato. Non mi sento tranquillo nonostante ho i cani e sono in forze. Non si sente tranquillo nessuno”.
Alla domanda se ci siano state altre rapine nella zona, il fratello del medico aggredito ha risposto affermativamente. “Sì altre rapine alle villette a schiera. A casa del maresciallo, e in un’altra casa due volte. Sono stati costretti a mettere inferriate e telecamere – dice Alfredo Martelli – ma le telecamere non servono a niente, sono incappucciati e dopo che è successo il fatto non si può più fare niente”.
Quindi un appello: “Lo Stato si deve muovere. Servono pene certe ma molto più severe. Essere sequestrati in casa la notte è un’esperienza che ti porti per tutta la vita”.