Lanterna Azzurra, più persone di quante potessero esserci? L’accusa di Salvini

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Dicembre 2018 - 10:02 OLTRE 6 MESI FA
Lanterna Azzurra di Corinaldo, più persone di quante potessero esserci? L'accusa di Salvini

Lanterna Azzurra, più persone di quante potessero esserci? L’accusa di Salvini (foto Ansa)

ROMA – C’è una ipotesi, che è stata citata dalle agenzie di stampa e rilanciata da Matteo Salvini: forse la capienza della Lanterna Azzurra era inferiore al numero di persone che erano nel locale. “Mi sembra che la capienza fosse inferiore alle 900 persone, anche una unità in più è stata un errore che ha complicato tutto. Io mi tengo in contatto costante”, ha detto il ministro dell’Interno che a Skytg24 ha commentato l’ipotesi che nel locale ci fossero fino a due/tremila persone per il concerto di Sfera Ebbasta.

“Mi piacerebbe molto andare a Corinaldo, se ciò non sarà di intralcio alle operazioni complicate che stanno conducendo le forze dell’ordine”. Salvini ha confermato l’ipotesi cedimento balaustra come causa per le sei morti, tra cui 5 ragazzini tra 14 e 16 anni.

Salvini ha proseguito: “Non si può morire così a quindici anni, un pensiero e una preghiera per i sei morti di stanotte nelle Marche, e una speranza per i tredici feriti gravi ancora ricoverati. E un impegno: trovare i responsabili di queste sei vite spezzate, chi per cattiveria, stupidità o avidità ha trasformato una serata di festa in una tragedia. Oggi alle 11 in Piazza del Popolo un minuto di silenzio per ricordare questi ragazzi”. In piazza del Popolo a Roma c’è oggi la manifestazione della Lega.

“Oggi a Roma ci saranno 50mila, centomila persone che in maniera composta e pacifica vogliono ragionare sul futuro del Paese, con la preghiera per chi crede, con totale rispetto e vicinanza alle vittime della tragedia nelle Marche”.

“La piazza di oggi è un momento rivolto al futuro: al rispetto va accompagnata la costruzione, i fatti, più delle parole. Sarà una piazza vicina alle Marche, come in passato siamo stati vicini a Genova. Certo non può essere un giorno di festa: ma oggi è l’Immacolata che trascorriamo con delle lacrime che non avremmo voluto spendere. Nostro dovere è lavorare per non avere più casi del genere. Non è stata una fatalità”, ha concluso.