Prepara la sua lapide e ci fa incidere un’accusa alla moglie: “Vita sessuale sofferta”

Pubblicato il 1 Novembre 2010 - 11:40 OLTRE 6 MESI FA

Ilarità ma anche indignazione nel cimitero di un paesino padovano, Tombolo, dove un arzillo 83enne si è preparato quella che sarà  la propria lapide incidendovi sopra un atto d’accusa verso la moglie, defunta: ”Vita sessuale sofferta, non perdono Flavia, le sue ceneri non qui”. L’uomo, conosciuto in paese come personaggio colto ma piuttosto estroverso – scrive oggi ‘Il Mattino di Padova” -, ha messo sulla lapide tanto di foto, data di nascita e accanto a quella del suo trapasso ha scritto: ”attendo, o decido io”.

La moglie era morta nell’aprile del 2008, a 82 anni, e le sue spoglie erano state cremate. L’anziano si è presentato ieri nel camposanto di Tombolo, portando a mano la pesante lapide, che poi ha sistemato in un loculo della tomba di famiglia, per una sepoltura preventiva con ”sgarbo” coniugale.