“L’Aquila chiama Italia”, i terremotati in piazza: “Non dimenticate la ricostruzione”

Pubblicato il 20 Novembre 2010 - 14:02 OLTRE 6 MESI FA

Decine di pullman stanno arrivando da tutta Italia per partecipare alla mobilitazione nazionale ”L’Aquila chiama Italia” che vuole riaccendere le luci sulla ricostruzione post-terremoto e sulla situazione economica sempre più critica. Tra le prime delegazioni arrivate davanti a Piazza d’Armi sono quelle di Terzigno (Napoli) e Boscoreale (Napoli): ad accogliere i manifestanti c’è una lavatrice gigante fatta in cartone con dei panni appesi e uno striscione con la scritta ”Basta speculare sui nostri panni”.

Dall’altro lato c’è invece uno stand per raccogliere le firme per la legge di iniziativa popolare elaborata dai cittadini sulla ricostruzione, affinché si abbiano finalmente regole e fondi certi, diversamente da quanto accade oggi. Il resto lo fanno le immancabili carriole e gli striscioni con le scritte ‘Macerie di democrazia’. L’arcivescovo dell’Aquila, Giuseppe Molinari, ha rivolto un appello ”a tutti gli aquilani migliori di fare in modo che questa manifestazione sia veramente un grido al Governo, allo Stato, per dire che L’Aquila c’è e ha i suoi problemi, ma esorto tutti ad eliminare possibili infiltrazioni e strumentalizzazioni”.

Il corteo di ”L’Aquila chiama Italia”, in partenza alle 14, attraverserà il centro storico per raggiungere piazza Duomo. Sfileranno delegazioni istituzionali a partire dal Consiglio Comunale dell’Aquila che ha votato l’adesione all’unanimità -sindacati, associazioni, l’università e la locale squadra di rugby, gloria sportiva della città; sono attese rappresentanze di altri Comuni del cratere, anche se i sindaci di sette amministrazioni (Barete, Cagnano Amiterno, Capestrano, Capitignano, Caporciano, Carapelle Calvisio, Poggio Picenze) hanno deciso di rinunciare visto che la manifestazione è stata, a loro dire, ”strumentalizzata dal centrosinistra per criticare il Governo”.

Ci saranno le segreterie di buona parte dei partiti di opposizione: Pd, Radicali, Sel, Prc, Sinistra critica, Psi, Comunisti italiani e Italia dei Valori. Lo stesso leader dell’Idv, Antonio Di Pietro, ha annunciato la sua presenza.