L’Aquila, favori a pregiudicati: arrestati tre funzionari di giustizia

Pubblicato il 6 Dicembre 2011 - 12:46 OLTRE 6 MESI FA

L'AQUILA – Favoritismi nei confronti di pregiudicati, falsi in atti pubblici per coprire un diffuso fenomeno di assenteismo e tentativo di favorire una candidata al concorso pubblico per l'abilitazione alla professione di avvocato.

Sono i tre filoni di un'indagine dei finanziari del Nucleo di Polizia Tributaria dell'Aquila che hanno portato agli arresti domiciliari tre pubblici funzionari: due del Tribunale di Sorveglianza, un altro in servizio al coordinamento interdistrettuale abruzzese per i sistemi informatici automatizzati presso la Corte d'Appello del capoluogo abruzzese.

Le misure sono state firmate dal procuratore della Repubblica, Alfredo Rossini, e dal sostituto Stefano Gallo, dopo intercettazioni telefoniche e telematiche, pedinamenti, sequestri di hardware e software, audizione di testimoni e perquisizione negli uffici giudiziari e nelle abitazioni.

I tre sono Luigina Oddi, 39 anni di Avezzano, Augusto De Paolis, 59 anni dell'Aquila, entrambi in servizio al tribunale di Sorveglianza, e Paolo Di Benedetto 40 anni di Sulmona, del Cisia abruzzese. Si tratta di un mezzo terremoto in seno all'amministrazione della Giustizia dell'Aquila, nelle cui carceri sono rinchiusi esponenti delle piu' pericolose organizzazioni mafiose, un territorio nel quale anche a causa della ricostruzione post terremoto si sono concentrate le attenzioni delle mafie, tra cui camorra e 'ndrangheta.