L’Aquila, il “popolo delle carriole” torna nel centro storico

Pubblicato il 14 Marzo 2010 - 16:40 OLTRE 6 MESI FA

Il “popolo delle carriole” non si ferma e, per la terza domenica consecutiva, torna in Piazza Palazzo, all’Aquila, per rimuovere le macerie e l’immondizia dal centro storico.

A quasi un anno dal devastante terremoto del 6 aprile 2009, e nonostante l’ordinanza firmata giovedì scorso dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che prevede per la rimozione delle macerie un tempo massimo di 24 mesi, gli aquilani hanno deciso di entrare nuovamente all’interno della zona rossa.

Nei giorni scorsi i rappresentanti del movimento hanno chiesto il permesso al sindaco Massimo Cialente e al questore dell’Aquila. «Siamo simbolici fino a un certo punto – si legge in una nota – domenica scorsa abbiamo differenziato circa quaranta tonnellate di materiale da recuperare o riciclare e inviato alla discarica dieci tonnellate di sterro indifferenziato».

A dare una mano all’iniziativa sono arrivati da Bellante (Teramo) anche un trattore e un miniescavatore, di proprietà di un consorzio agricolo abruzzese. Lo staff di Agriservice vuole fornire un aiuto concreto ai terremotati.

«È tradizione dalle nostre parti – ha spiegato Roberto Rosati, presidente del consorzio Agriservice – che quando un agricoltore si trova in difficoltà, magari perché il raccolto è andato male o c’è stato un incendio del fienile, gli altri si mettano insieme per aiutarlo».

Rosati evoca qualcosa di simile alla tradizione sarda de “sa paradura”, dove ogni pastore dona una pecora al collega che ha perso il gregge. «Qui in difficoltà c’è una città – ha aggiunto – per questo abbiamo voluto dare il nostro contributo».

Ma i trattori sono rimasti bloccati alla villa Comunale, ai margini della zona rossa, perché manca l’autorizzazione e lo staff di Agriservice ha potuto dare il proprio aiuto alla causa delle carriole solo con pale e secchi.