Latina, lo chiamavano “Transformer”: trans tenta suicidio per il mobbing a lavoro

Pubblicato il 17 Settembre 2010 - 14:36 OLTRE 6 MESI FA

Anni di mobbing subito a lavoro perché trans l’hanno portato a tentare il suicidio. Lo ha denunciato Gay Help Line in merito a una storia avvenuta in provincia di Latina, dove nell’azienda casearia in cui lavorava, un trentacinquenne ha subito violenze verbali e intimidazioni.

“Il transessuale – ha affermato Daniele Stoppello responsabile dell’Ufficio Legale di Gay Help Line – lavora da circa 10 anni per una grande azienda casearia pontina come operaio e i suoi problemi cominciano circa 5 anni fa, quando dichiarò apertamente al datore di lavoro e alle sue colleghe di voler intraprendere il percorso di transizione”.

“Da quel momento – ha aggiunto Stoppello – è iniziato un vero e proprio calvario: gli viene vietato l’accesso al bagno e allo spogliatoio costringendolo, di fatto, a cambiarsi in corridoio, gli ripetono ‘vedrai, un po’ alla volta ti faremo impazzire’, si rivolgono a lui usando l’appellativo ‘Transformer’, viene isolato dagli altri colleghi durante l’ora di pranzo, nel 2008 riceve una serie di lettere di richiamo a cui, però, non segue alcun provvedimento e viene più volte malmenato e insultato”.

“Il 13 settembre scorso – ha continuato Stoppello – esasperato da questo clima, ha tentato di togliersi la vita tagliandosi i polsi con un taglierino all’interno dell’azienda, in presenza di colleghe e dirigenti. Nonostante perdesse molto sangue è stato anche spintonato per essere poi soccorso all’uscita dello stabilimento dagli operai di un’azienda vicina, e trasportato successivamente all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina”.

“Questo episodio mostra in modo drammatico – ha affermato Fabrizio Marrazzo, presidente di Arcigay Roma e responsabile di Gay Help Line – una condizione lavorativa assurda, disumana e inaccettabile e dimostra la necessità di norme severe che contrastino l’omofobia e la transfobia. Il lavoro per le persone trans rappresenta una vera e propria emergenza sociale. L’Italia è una repubblica fondata sul lavoro. Le Istituzioni intervengano per rendere valido questo principio per tutti, eliminando ogni barriera che ostacola il lavoro per le persone trans”.