RAVENNA – Una lite in spiaggia tra vicine d’ombrellone, una è la cantante Laura Pausini, l’altra una signora in vacanza. La vicenda che si trascina prima sulla pagina Facebook della Pausini, seguita da 5 milioni di persone, e infine, con una lettera della signora indispettita, sul quotidiano Repubblica. E così un battibecco da spiaggia diventa querelle nazional-popolare.
Gli ingredienti: giorni fa Laura Pausini ha passato qualche giorno al mare a Riccione con la figlioletta, la sorella e altri parenti. Su Facebook lei stessa scrive questo post:
Oggi in spiaggia ho dato lo smalto a mia nipote per giocare e poi a me e mia sorella… Una signora schifata dal mio comportamento ha detto ad alta voce : la Pausini si dà lo smalto in spiaggia che cafona!! Con tutte le estetiste che avrà!! Signora io non ho nessuna estetista privata.. Anche se mi capita x lavoro di conoscere dei bravissimi professionisti del settore.. Quando non lavoro peró preferisco darmi lo smalto da sola e anche in spiaggia insieme alla mia famiglia.. Signora sa cosa le dico? Lei è una gran cafona! Anzi una patacca!
A questo punto la signora “patacca” deve essersi indispettita e ha scritto una lettera a Repubblica in cui racconta tutt’altra versione dei fatti:
“Avevo pensato – si legge nella missiva – di non rispondere ai primi articoli che riportavano una sciocca vicenda balneare, ora vedo che ve ne siete interessati anche voi e mi urge di rispondere alla “signora Pausini”. Sono io la “signora” che ha apostrofato la “signora” Laura Pausini sulla spiaggia di Riccione. Sono una “signora” normale come tante altre, piccola imprenditrice che lotta ogni giorno per resistere alla crisi e che conosce le fatiche del lavoro.
Ho commentato il comportamento a voce alta il comportamento della “signora” senza nessun riferimento al gioco innocente dello smalto con la bambina. Se le ho dato della cafona è per aver fatto smobilitare otto ombrelloni intorno al suo, per aver allontanato in malo modo i fan, per aver fatto correre i ragazzi del bagno per ogni più sciocca richiesta (il lettino da spostare di dieci centimetri, il bicchiere di vetro per bere, le sigarette da portare sul bagnasciuga) sempre con aria di teatrale supponenza, sbuffando e urlando come una persona a cui tutto è dovuto.
Io sono una donna normale, abituata a risolvere da sola le piccole incombenze della vita, a lavare, stirare, cucinare magari ascoltando anche i dischi di Laura Pausini. Sarà stato forse per questo che la mia delusione è stata grande e alla fine un commento ad alta voce mi è scappato. Si è vero sono stata un poco cafona anche io. Ma forse è il momento qualcuno riporti con i piedi per terra i signori e le signore che pensano di poter avere tutto e che tutto sia dovuto”.
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