Bialetti, colloqui in corso per restare in Italia

Pubblicato il 22 Aprile 2010 - 15:20 OLTRE 6 MESI FA

L’addio della Bialetti all’Italia è sempre più vicino. Martedì i lavoratori dell’azienda piemontese andranno a Torino per incontrare il presidente della regione Roberto Cota, e il giorno successivo saranno a Roma per parlare con il governo.

Motivo degli incontri, cercare una soluzione che permetta alla Bialetti di restare in Italia, e di non chiudere lo storico stabilimento a Crusinallo di Omegna (Verbano Cusio Ossola), avviando la procedura di mobilità per i 118 dipendenti.

Anche oggi ci sono stati scioperi articolati. “Quello della Bialetti – ha detto, davanti ai cancelli, Giorgio Cremaschi della segreteria nazionale della Fiom – è un banco di prova fondamentale per la difesa del made in Italy. Cota e Scajola devono opporsi al trasferimento della produzione in Cina. Le caffettiere Bialetti sono presenti in tutte le case italiane, se se fossero made in Cina sarebbe un danno enorme per l’economia del Paese”.