Dipendenti assenteisti: i più spiati dai detective italiani

Pubblicato il 24 Aprile 2012 - 10:55 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Gli spiati in tempi di crisi non sono più i mariti fedifraghi, ma i dipendenti assenteisti: secondo i dati di Federpol (associazione di categoria degli investigatori privati) riportati da Repubblica, nel 2011 in Italia sono state 6mila le aziende che si sono rivolte a dei detective per fare spiare i dipendenti fannulloni, il 30 per cento in più rispetto all’anno precedente.

A dare inizio alle indagini, scrive Repubblica, è solitamente una soffiata di un altro dipendente. Nel 99 per cento dei casi la soffiata porta poi ad un licenziamento o ad una dimissione. Ma in sette casi su dieci il dipendente assenteista non approfitta dell’assenza dal lavoro per riposarsi o andare in vacanza, ma per fare un secondo lavoro.

Secondo quanto ha spiegato Vincenzo Francese, amministratore delegato di Axerta Investigazioni, a Repubblica, “Nelle zone del Chianti e Franciacorta abbiamo trovato dipendenti che si erano messi in malattia per lavorare con gli stagionali alla vendemmia. Lo stesso accade in Veneto durante la raccolta delle mele o più o meno dovunque durante i periodi di Natale, quando i negozianti possono aver bisogno di una mano extra. Certo, c’è anche chi usa il permesso della legge 104 (assistenza a portatori di handicap) per andare allo stadio a vedere il Genoa, come abbiamo scoperto di recente a Sestri Levante”.

Il lavoro degli investigatori dura in media 4 o 5 giorni, e costa intorno ai 1500-2000 euro. Si parte con gli appostamenti sotto casa del lavoratore in malattia. “Si studia anche il livello di attenzione del soggetto – spiega Francese – calcolando ad esempio quante volte guarda lo specchietto, oppure facendogli incontrare casualmente un nostro agente più volte per capire se si accorge di qualcosa. Dopodiché lo seguiamo per otto o nove ore al giorno”.

Gli spostamenti vengono registrati dai detectuive e documentati con macchine fotografiche e telecamere, ma non con microspie, vietate per legge. Per pedinare il dipendente si possono usare anche dispositivi satellitari Gps nascosti nell’auto del soggetto.

E se, ricorda Repubblica, lo Statuto dei lavoratori vieta al datore di lavoro di controllare a distanza il lavoratore, alcune sentenze della Cassazione civile ammettono i controlli degli investigatori in certi casi, come ad esempio l’assenteismo o l’infedeltà aziendale. Da tutto questo sono però esclusi i dipendenti pubblici: i detective sono vietati agli enti pubblici.