Lazio, arrestati 13 ultras per gli scontri di Coppa Italia: incendiarono auto dei vigili

di redazione Blitz
Pubblicato il 13 Novembre 2019 - 09:35 OLTRE 6 MESI FA
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L’auto della Polizia di Roma Capitale andata in fiamme (Ansa)

ROMA – La Digos di Roma sta eseguendo in queste ore 13 ordinanze di misure cautelari nei confronti di appartenenti al gruppo degli ultras laziali “Irriducibili” per gli scontri avvenuti il 15 maggio scorso durante la finale di Coppa Italia. Tra questi ci sono anche i responsabili dell’incendio dell’auto della polizia di Roma Capitale.

Scontri e tensioni tra tifosi della Lazio e forze dell’ordine si erano verificati all’esterno dello stadio Olimpico di Roma prima dell’inizio della finale di Coppa Italia tra la squadra biancoceleste e l’Atalanta. Nella guerriglia urbana una macchina della Polizia di Roma Capitale era andata a fuoco nei pressi di Ponte Milvio, con un vigile rimasto ferito ad un occhio.

La polizia, schierata in assetto antisommossa, aveva risposto con cariche e con idranti e lacrimogeni. I gruppi di ultras laziali avevano lanciato sampietrini, fumogeni e bottiglie di birra all’indirizzo delle forze dell’ordine.

La Questura di Roma aveva previsto eventuali scontri predisponendo nel corso della giornata diversi controlli. Nel pomeriggio, in Via Amulio nei pressi della sede storica degli “Irriducibili” della Lazio, era stata fermata e controllata un’autovettura al cui interno, gli agenti della Polizia di Stato, avevano rinvenuto e sequestrato 78 torce manna, 45 rambo k33, 16 monocolpi pirotecnici, una batteria pirotecnica da 100 colpi, un paio di forbici, una lama portatile occultabile ed un pezzo di legno di 45 cm.

Nella circostanza erano state fermate due persone, una delle quali conducente dell’autovettura, entrambe appartenenti al gruppo degli ultrà laziali. Una di queste era risultata già destinataria di “daspo”. In tutto erano stati impiegati circa 20mila agenti di polizia.

Fonte: Ansa