Lecce, istituto per ciechi usava soldi per altre attività: 21 denunce per truffa

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Luglio 2017 - 06:45 OLTRE 6 MESI FA
Lecce, istituto per ciechi usava soldi per altre attività: 21 denunce per truffa

Lecce, istituto per ciechi usava soldi per altre attività: 21 denunce per truffa

LECCE – L’istituto per ciechi che avrebbe dovuto aiutare i non vedenti in realtà serviva a ottenere fondi dalla Regione Puglia che sono poi stati usati per altri scopi, tra cui la realizzazione di un bed & breakfast. Questa l’accusa con cui 21 persone sono state raggiunte da una denuncia per truffa finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche e falso. Gli indagati sono i rappresentanti legali di un istituto per ciechi di Lecce, quattro funzionari della Provincia e 15 persone tra dipendenti e collaboratori dell’istituto.

La Gazzetta del Mezzogiorno scrive che le indagini sono partite da una inchiesta per presunti abusi edilizi da parte della polizia municipale di Lecce, che ha in breve tempo scoperto la distrazione dei contributi erogati dalla Regione Puglia e dalla Provincia di Lecce in favore dei ciechi, ma usati per altre finalità:

“Le indagini, in origine delegate dal pm Anna Maria Vallefuoco alla Polizia Municipale di Lecce per presunti abusi edilizi hanno poi portato alla scoperta grazie all’indagine svolta dalla GdF di distrazioni dei contributi erogati dalla Regione Puglia e dalla Provincia di Lecce per lo svolgimento di attività didattiche e formative in favore di soggetti videolesi. Dagli accertamenti svolti è emerso che l’Istituto, la cui sede, tra l’altro, si trova proprio di fronte il comando provinciale della Guardia di Finanza, in piazzetta De Sanctis, a Lecce, avrebbe percepito erogazioni pubbliche concesse per lo svolgimento di attività in favore di soggetti non vedenti, che in parte avrebbe distratto per finalità diverse da quelle per cui erano state concesse.

Disposto pertanto il sequestro delle somme indebitamente percepite e distratte dall’Istituto «Antonacci», nonché dei conti e dei beni immobili nella disponibilità degli indagati, per un valore pari a 513.914,60 euro”.