Lega/ Castelli: “Basta con il romanesco nei film e alla Tv”

Pubblicato il 14 Luglio 2009 - 10:51 OLTRE 6 MESI FA

All’inaugurazione targata lumbard della nuova Cinecittà milanese, dove c’erano Letizia Moratti, Giulio Tremonti, Roberto Formigoni e Sandro Bondi, l’immancabile  viceministro Castelli della Lega ha tuonato contro l’uso del romanesco nel cinema.

«Ora che abbiamo un centro di produzione al Nord, diventa insopportabile che al cinema  un bergamasco, un altoatesino, un tedesco, tutti gli attori, se si esprimono in italiano, usano l’accento romanesco.»

Il Polo cinematografico lombardo nasce nell’ex Manifattura Tabacchi di Milano. La sua nascita ha fatto riflettere i presenti sull’uso dei dialetti e delle inflessioni. «Ve lo immaginate papa Giovanni, un bergamasco doc, che in una fiction parla romanesco!» Ha insistito il prode lumbard Castelli.

Le iniziative nordiste per il cinema sono tante e partono dalla superfiction “Barbarossa” del regista Martinelli. Chissà Sordi e Nino Manfredi, come si rivoltano nella tomba.