Lettera Noa ai No Tav: “Lasciate il campeggio e passate alla lotta armata”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Agosto 2014 - 09:23 OLTRE 6 MESI FA
Lettera Noa ai No Tav: "Lasciate il campeggio e passate alla lotta armata"

Foto Ap/Lapresse

TORINO – “Un appello alle compagne e ai compagni delusi dalla strategia del movimento No Tav: lasciate il campeggio e unitevi ai Noa e ai gruppi di azione armata che ormai sono pronti a colpire in quello che sarà un settembre di lotta e di fuoco”. Non c’è firma, nella lettera ricevuta nella giornata di martedì per posta ordinaria dalla redazione di Torino dell’agenzia Ansa. C’è però un richiamo ai Noa, i fantomatici Nuclei operativi armati che lo scorso 19 febbraio, con il medesimo sistema, annunciarono la “condanna a morte” di quattro soggetti (fra cui Stefano Esposito, senatore del Pd) colpevoli di orchestrare la “repressione” in Valle di Susa.

Polizia, carabinieri e magistratura prendono molto sul serio il nuovo documento, che scatena le reazioni indignate dei No Tav e la condanna dei politici. Sergio Chiamparino, presidente della Regione Piemonte, parla di “una Valle di Susa diventata palestra di ogni forma di pseudo sinistrismo”, il sindaco Piero Fassino sottolinea le “parole deliranti e farneticanti” dei Noa, mentre Emanuela Fiano, responsabile sicurezza del Pd, dice “no alla deriva violenta di pochi nostalgici del terrorismo”.

In sintesi chi ha scritto la lettera dice che a marzo i suoi sodali hanno incontrato i “presunti leader No Tav” per parlare della campagna contro la ferrovia Torino-Lione. Il movimento avrebbe insistito nella linea che prevede assemblee con gli amministratori, volantinaggi nei paesi, querele contro i giornalisti scomodi (ne vengono citati tre). Avrebbe persino rivelato che “fonti interne al Pd” erano pronte a fornire materiale contro il senatore Esposito. Ma l’autore, dopo avere criticato “quei borghesucci di Askatasuna”, centro sociale torinese di area autonoma fedele alleato dei No Tav, parla di “occasione mancata” e aggiunge che adesso, con i “gruppi d’azione” già pronti sul territorio, cambierà tutto: “Abbiamo osservato il vostro fallimento, abbiamo continuato il nostro addestramento strategico e operativo, siamo pronti a colpire”. In autunno, quando la crisi stroncherà il governo Renzi finora “sostenuto dalla stampa filo sionista che ne gonfia il consenso”.

I No Tav affermano che non c’è mai stato, né a marzo né in altra data, alcun incontro con personaggi di questo genere. “Il Movimento No Tav – dice un comunicato – è un movimento popolare che da 25 anni si oppone in modo vincente alla nuova linea ferroviaria Torino-Lione proprio perché il suo carattere è popolare, la sua lotta è popolare e non ha nulla a che vedere con i deliri dei provocatori di professione pagati dalla questura o deliranti in proprio”.