Libia. Motopesca di Mazara sequestrati: equipaggio in carcere a Bengasi

Pubblicato il 9 Giugno 2012 - 18:05 OLTRE 6 MESI FA

MAZARA DEL VALLO (TRAPANI) – ''Stamattina ci hanno detto che entro le ore 12 saremmo stati liberati, e invece siamo stati trasferiti nel carcere di Bengasi''. Lo ha detto per telefono all'ANSA il capitano del Boccia II, Pietro Russo, uno dei tre pescherecci (gli altri sono Il Maestrale e l'Antonino Sirrato) sequestrati dalle autorita' libiche.

''Siamo tutti e 19 in carcere, con noi c'e' il console. Domani ci portano al tribunale militare di Bengasi, credo che faranno un processo. Ci hanno detto che si tratta di una formalita'''. ''Intanto – spiega Russo – ci hanno sequestrato i cellulari, riusciamo a comunicare solo grazie al console che ci ha messo a disposizione il suo telefono e che per il momento e qui con noi. Stiamo bene''.

''Quando ci hanno fermato le motovedette libiche – ha sottolineato riferendosi al sequestro di giovedi' sera – le autorita' erano armate di bazooka e bombe a mano. Siamo in una situazione terribile''.

Intanto, l'ambasciatore Maurizio Melani, dirigente generale del Sistema Paese del ministero degli Affari esteri, a Mazara del Vallo per la manifestazione Sea Slow Land, ha detto di essere ''in costante contatto con le autorita' libiche per il rientro delle 12 persone sequestrate, tra cui 7 tunisini residenti a Mazara del Vallo''.

''I rapporti con il governo transitorio sono stretti – ha aggiunto l'ambasciatore, che stamattina ha incontrato gli armatori dei tre pescherecci – l'auspicio e' che la situazione si risolva prima possibile''.