Litorale romano/ La movida a base di alcol e droga si è spostata a nord sull’Aurelia, tra Fregene e Santa Marinella. Ora a Ostia ora preoccupa solo l’alta velocità sul lungomare

Pubblicato il 6 Luglio 2009 - 17:11 OLTRE 6 MESI FA

Ostia, il quartiere romano che si affaccia sul mare, d’estate si riempie, così come tutto il litorale romano, di gente che frequenta i tanti locali aperti a ridosso delle spiagge. Da aprile, i carabinieri hanno iniziato a non dar tregua ai frequentatori dei pub e delle discoteche che abusano di alcol; la perseveranza nell’uso dell’etilometro ha dato risultati confortanti. «Da una media del dieci per cento di automobilisti con tasso alcolico superiore al limite tollerato, si è scesi a percentuali irrisorie, inferiori all’uno per cento», fa sapere il colonnello Giuseppe La Gala dei carabinieri di Ostia.

Questa stretta sulla movida notturna, ha fatto però spostare gli itinerari degli amanti del brivido alcolico tra Fregene e Santa Marinella, località di mare che stanno a nord della capitale, collegate a Roma tramite l’Aurelia.

La notte di sabato 4 luglio, i carabinieri appostati su questa importante strada statale da Civitavecchia fino alle porte di Roma, hanno sottoposto a controllo circa 180 automobilisti. Di questi ben 25 sono stati i ragazzi sorpresi alla guida in stato di ebbrezza: per loro è scattato il ritiro della patente e nei casi più gravi anche il sequestro dell’autovettura ai fini della confisca. Il caso limite ha riguardato un romeno di 25 anni che, trovato con un livello alcolico di 1,90, di quasi tre volte superiore al limite, ha dichiarato ai carabinieri di non sentirsi affatto ubriaco perché aveva bevuto «solo due bottiglie di vino». Al giovane è stata contestualmente posta sotto sequestro anche l’auto sulla quale viaggiava.

Oltre trecento, invece, gli automobilisti intercettati a Ostia. Tra questi solo uno è stato denunciato per guida in stato d’ebbrezza. Al contrario, sul lungomare, il fenomeno più preoccupante nell’orario di uscita dalle discoteche si sta rivelando l’alta velocità. I carabinieri hanno usato per questo motivo l’autovelox raccogliendo dati utili per l’immediata contestazione ed il ritiro di dieci patenti.