Lombardia, crisi sanità: più ticket e tagli ai reparti ospedalieri

Pubblicato il 22 Novembre 2011 - 12:10 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – La Lombardia si prepara a sforbiciare la sanità perchè in tempi di crisi non può più permettersi di avere un primario per soli 30 letti. Il Pirellone dice basta e nelle linee guida per il 2012 impone il taglio del 10 per cento delle unità ospedaliere. Si tratterà, in pratica, di ridurre il numero dei reparti, con accorpamenti che fanno presagire anche la perdita di posti letto per i malati.

Soprattutto nei poli universitari, i posti al vertice che possono superare i 100 mila euro l’anno si sono spesso sdoppiati, con la nomina di un primario ospedaliero e di uno universitario. Saranno chiesti nuovi sacrifici anche ai pazienti. Le linee guida del Pirellone, discusse in commissione Sanità, prevedono l’introduzione di un ticket per interventi come la cataratta e il tunnel carpale, finora gratuiti.

L’assessore Luciano Bresciani spiega: “Stiamo attraversando una fase economicamente delicatissima, ma non ci sottraiamo alle responsabilità di governare con trasparenza. E lo facciamo tagliando gli sprechi senza intaccare la qualità delle cure”. I soldi a disposizione del Pirellone per la Sanità passano dai 17 miliardi e 187 milioni di euro del 2011 ai 17 miliardi e 450 nel 2012 (più 1,5%, al di sotto della crescita dell’inflazione).

“L’obiettivo delle nuove regole in discussione è più territorio, meno ospedale. Andiamo avanti con l’innovativa modalità di presa in carico dei malati cronici (con il Cronic Related Group ) e la creazione di posti letto per i malati non gravi – spiega Bresciani -. In più sono previste sperimentazioni di forme associative di medici di famiglia che lavoreranno insieme con gli specialisti per fornire prestazioni di primo livello e consulti mirati”.