Lombardia: da 20 a 80 ostelli per l’Expo 2015

Pubblicato il 27 Marzo 2012 - 08:36 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Da venti ostelli a ottanta. In vista dell’Expo 2015 la regione Lombardia ha messo in cantiere nuove strutture ricettive, prevalentemente destinate ai giovani. Tra i nuovi cantieri anche due progetti di recupero. Sono due le parole d’ordine che ruotano intorno alle dighe del Panperduto nei pressi di Malpensa: ripristino e rilancio. Entrambe considerate in un’ottica turistica: la prima con la messa in opera delle conche per permettere il collegamento fluviale da Locarno a Venezia; la seconda con la creazione di un ostello in un vecchio casello idraulico. Il complesso si trova all’interno del Parco del Ticino e l’opera architettonica inaugurata nel 1884, lungi dall’assomigliare alla colata di cemento delle odierne dighe, possiede un fascino artistico.

Cifre. L’intervento complessivo per la riqualificazione del sito prevede un investimento complessivo di 21,6 milioni di euro: 10,55 milioni per la messa in sicurezza delle dighe e le opere connesse; 6 milioni per il ripristino delle tre conche di navigazione; 3,55 milioni per il recupero delle strutture architettoniche e la valorizzazione ambientale (ostello, museo delle acque italo-svizzere) e, infine, 1,5 milioni per la riconnessione ecologica della fauna ittica. Particolarmente interessante è la nuova destinazione del casello che diventerà un ostello per dare ristoro e soggiorno ai cicloturisti che si avventurano sulle alzaie del fiume. Dal 2010 la regione Lombardia, in vista di Expo 2015, sta investendo nella costruzione di una rete di strutture recettive per giovani inserita all’interno del “progetto ostelli”. Un investimento da 23 milioni di euro che per adesso ha finanziato 60 interventi. Questa iniezione di liquidità porterà la regione ad avere 80 ostelli a fronte del 20 esistenti precedentemente.

Ospitalità su Internet. La rete degli ostelli attualmente esistenti è sbarcata anche sul web grazie al sito dedicato http://www.hostellombardia.net/?page_id=31. La terza fase del progetto consiste infatti nella promozione di itinerari turistici legati alle strutture e a percorsi tematici, che coinvolgono le diverse province lombarde tra cui Milano, Monza e Brianza, Pavia, Lodi, Como, Lecco, Cremona, Mantova e Sondrio. Una scelta indispensabile per competere con la vicina Svizzera e le altre realtà europee con una cultura dell’ospitalità low cost molto più sviluppata. Per garantire standard minimi di qualità è stato poi istituto un bollino regionale che indica i requisiti delle camere, le caratteristiche degli spazi comuni e gli standard generali. Con questo intervento gli ostelli avranno sale attrezzate a uso collettivo, aree destinate a incontri pubblici, momenti ludici, realizzazione di eventi, bagni privati in almeno il 60 per cento delle stanze, camere anche a uno, due, tre e quattro letti, rete wi-fi e attrezzature per i disabili.