Lombardia, saturimetro per chi è in quarantena a casa. Il 118: “Prevenire le crisi respiratorie”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Marzo 2020 - 14:42 OLTRE 6 MESI FA
Lombardia, saturimetro per chi è in quarantena a casa. Il 118: "Prevenire le crisi respiratorie"

I medici chiedono il saturimetro per chi è in quarantena a casa (Ansa)

ROMA – Per la sorveglianza attiva “doteremo i medici di alcuni apparati”, tra cui smartphone o tablet ma anche di un saturimetro che segnala la presenza di ossigeno nel sangue, “per riuscire a monitorare i pazienti dalla loro abitazione” e capire chi necessita di un ricovero in ospedale.

E’ l’annuncio dell’assessore lombardo Gallera: il saturimetro – lo strumento che controlla il livello di ossigeno nel sangue – a domicilio. Annuncio che pone una questione di carattere più generale, ovvero come dotare tutti i pazienti positivi finiti in quarantena del prezioso strumento. Mobilitando medici di sorveglianza e di base o fornendolo direttamente agli assistiti (peraltro l’articolo è praticamente irreperibile sul mercato o reperibile dopo lunghissime attese).

Non si può più aspettare che un malato vada in crisi respiratoria, sostiene presidente nazionale del 118 Mario Balzanelli. “Perché a quel punto è già caduto nell’abisso, i polmoni sono compromessi. Bisogna fornire il saturimetro a casa a chi è in quarantena, perché rileva in tempo la riduzione dei parametri di ossigenazione del sangue”.

Stessa pressante sollecitazione giunge dalla federazione dei medici e dagli anestesisti, chiedono un cambio di passo nell’approccio clinico contro il Covid 19. 

“La polmonite da Covid-19 ha anche una componente vascolare, si formano delle trombosi nei polmoni che hanno un impatto improvviso peggiorando di colpo la sintomatologia respiratoria”, spiega al Fatto Quotidiano Pietro Brambillasca, anestesista dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

“Se alle persone che stanno a casa in quarantena viene dato un saturimetro, un piccolo apparecchio che controlla i livelli di ossigeno nel sangue, e si controlla la temperatura, la frequenza cardiaca, si fa il test dei passi, si evita di arrivare in ospedale quando si è già in crisi”. (fonte Ansa)