Il flop della Lotteria Italia: vendita dei biglietti dimezzata in 5 anni

Pubblicato il 4 Gennaio 2012 - 12:41 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La Lotteria Italia in cinque anni ha venduto la metà dei biglietti. I biglietti venduti a due giorni dall’estrazione del 6 gennaio sono appena 8 milioni. Il premio in palio di 5 milioni di euro non è più ghiotto come negli anni passati. Promuovere la lotteria nazionale alla “Prova del Cuoco”, programma condotto da Antonella Clerici, non ha dato i risultati sperati. Gli ascolti del programma hanno segnato il 18,8 di share, ben inferiore al 22,1 di share che ottenne Carlo Conti nell’anno precedente con “I migliori anni” e con 9.6 milioni di biglietti venduti, un record già negativo rispetto agli anni passati. Era infatti dal 1979 che non si scendeva sotto i 10 milioni di biglietti venduti.

Gli anni d’oro della Lotteria Italia sembrano finiti. Quest’anno 1 italiano su 6 ha comprato i biglietti, contro la media di 1 biglietto ad italiano maggiorenne venduti nel 1988-89, con il concorso associato a “Fantastico 9” condotto da Enrico Montesano ed Anna Oxa. Nicola Tani, vicedirettore dell’agenzia Agipronews, ha detto: “Il disamore degli italiani per la Lotteria Italia ha due cause. La prima è che non esiste più il grande varietà del sabato sera che era un eccellente mezzo di promozione. Ma soprattutto la lotteria ha un esito differito nel tempo e oggi il giocatore non ha più voglia di aspettare per sapere se ha vinto o perso”.

Rai Uno ha difeso la sua scelta di associare il concorso alla “Prova del Cuoco”: “Anche i Monopoli di Stato ritenevano che la Clerici avesse il pubblico perfetto, lo stesso che compra i biglietti della lotteria, di meglio non si poteva trovare”. L’unico che forse avrebbe trainato di più la lotteria nazionale sarebbe stato Fiorello, ma la Rai spiega: “non avrebbe mai accettato di restare in video fino alla Befana. E con chiunque altro tanto il sabato sera contro Maria De Filippi si perde comunque”.

Francesco Siliato, docente di Sociologia della Comunicazione al Politecnico di Milano, è invece convinto che la Rai sbagli: “Sembra che qui la Rai abbia giocato a perdere. Non ha avuto senso puntare su una trasmissione di cucina. Avrebbero fatto meglio ad affidarsi ancora a Carlo Conti che con “I migliori anni” almeno portava a casa 4milioni e 200 mila spettatori”.