Luca Attanasio “convertito all’Islam”, tocca al parroco amico smentire. Mentre la salma di Luca Attanasio, insieme a quella del carabiniere Vittorio Iacovacci, riceve l’estremo saluto e i più alti onori dello Stato italiano, bisogna rilevare una molto presunta conversione dell’ambasciatore alla fede islamica.
La notizia riportata dal sito islamista “La luce news”, cui non difetta una certa esuberanza propagandistica, sostiene che Attanasio si sia convertito quando era ambasciatore in Marocco.
Luca Attanasio “convertito all’Islam”, il parroco smentisce
Secondo il sito, diretto da Davide Riccardo, vecchia conoscenza (e parecchio controversa) dell’Islam politico in Italia, Attanasio è già stato dichiarato “martire”. Dall’imam della Moschea di Maria di Milano (Cascina Gobba).
Alla famiglia e al parroco che conosceva Attanasio dai tempi dell’oratorio la conversione non risulta. Intervistato da Il Messaggero, Don Angelo Gornati, parroco di Lambiate, smentisce la conversione. “Luca era un cattolico praticante”.
Il fatto che Attanasio fosse sposato a una donna marocchina, Zakia Seddiki, ha fatto presumere una conversione lampo per motivi appunto di autorizzazioni matrimoniali. Anche questa circostanza non risulta a Don Angelo.
“Era cattolico praticante”
“Ho celebrato personalmente il suo matrimonio, con il rito previsto per la mista religione. In pratica si permette ad una persona di altra religione di assistere alla promessa e all’impegno sacramentale.
La stessa cosa Luca ha fatto in Marocco, con una cerimonia simile per la moglie. Dovevo andare anche io in Marocco ma non sono riuscito.
Posso però dire che Luca era praticante cattolico. Aveva mantenuto i legami con l’oratorio. Era una persona molto aperta e positiva e magari può essere che abbia accompagnato la moglie a qualche rito islamico, ma non saprei.
Forse questa sua apertura è stata presa come una dichiarazione. In ogni caso a noi non risulta, né a noi in parrocchia, né alla famiglia Attanasio”.
L’imam Yahya Sergio Yahe Pallavicini, è il presidente della Comunità religiosa islamica italiana, ha spiegato all’agenzia Dire la sua deduzione.
“L’ambasciatore può aver ritenuto di dare una dimostrazione di conversione all’islam” solo “per via delle regole che disciplinano il matrimonio con una musulmana marocchina.
Credo che laddove non ci sia traccia della disposizione di una sepoltura di rito islamico, debba essere rispettata l’identità religiosa di nascita.